Storia millenaria e infinita devozione sul Monte Gonare

A cura di Geodea Orani
03/09/2013
Tradizioni
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La montagna di Gonare rappresenta un luogo sacro per tutti gli oranesi e sarulesi, che ogni anno, dal 30 agosto al 8 settembre, si preparano per la festa della Madonna a cui la montagna è dedicata. Un rispetto e una devozione sacrale che va al di là del sentimento religioso. Quella cima, quelle foreste di querce, quelle cortine che hanno visto tanti maialetti arrostiti, le cumbessias...rappresentano la cornice di tanti momenti vissuti in famiglia e in amicizia. La leggenda narra di un giudice, Gonario di Torres, che al rientro da una crociata in Gerusalemme venne sorpreso da una tempesta. Chiese aiuto alla Madonna, facendo voto che se ne fosse uscito salvo Le avrebbe dedicato una chiesa nel primo lembo di terra che avesse visto. Fu quella cima, già onorata e venerata dagli abitanti di quei luoghi ad essere la sua salvezza. Meta di pellegrinaggio da tutta la Sardegna, la Madonna di Gonare è venerata dai numerosi devoti che le chiedono di intercedere per ottenere la grazia di guarire da una malattia o essere protetti dalle disgrazie. Da fine agosto quindi gli abitanti di Orani e Sarule, si recano al santuario per partecipare alla novena durante la quale alcuni novenanti risiedono per tutto il periodo nelle Cumbessias che si trovano ai piedi del Santuario, altri invece raggiungono il Santuario tutti i giorni a piedi, ripercorrendo antichi sentieri, o in auto a seconda del voto che hanno fatto o delle proprie possibilità. Tutti gli anni una celebrazione viene dedicata ai malati, sa missa de sos malavidos, che viene celebrata nel piazzale antistante le cumbissias, per coloro che non possono salire in cima al santuario.

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