OLLOLAI. L'asilo si trasferisce nel caseggiato scolastico

Tagli ed esiguità di risorse hanno portato a questa decisione

Redazione
11/09/2013
Attualità
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OLLOLAI. L’asilo si sposta nel caseggiato delle scuole elementari e medie. Chiude i battenti dunque lo storico edificio che ha ospitato per decenni intere generazioni di bambini. Una scelta obbligata, come ci informa l’assessore Mario Nonne, che trova una soluzione nella disponibilità dei locali delle scuole. “Non potevamo tenere aperti due edifici, e quindi, siamo stati costretti a trasferire l’asilo”. I locali della scuola si compongono di tre piani, e il piano terra non era più utilizzato. Con qualche lavoro di adeguamento alle esigenze di un asilo, è stato reso fruibile ai piccoli. In questo modo, il risparmio è notevole. Resta l’amaro in bocca per tutti gli ollolaesi che a quell’edificio sono profondamente affezionati. Una struttura bella alla vista, e costruita secondo canoni moderni. Ampie classi, un enorme salone, la sala mensa attigua alla cucina. Il merito della sua costruzione è tutto di don Giuseppe Argiolas. Egli fu parroco a Ollolai dal 1964 al 1972. Durante questi 8 anni, fece costruire nel terreno della parrocchia, appena dietro la Chiesa, l’asilo parrocchiale e lo consegnò completamente arredato, alle suore alla fine del suo mandato. Le suore però arrivarono già dagli anni ’50. Vennero a Ollolai a dirigere l’asilo che era stato costruito dall’Esmas, proprio di fianco alla scuola, e che era stato affidato alla gestione della Parrocchia. Le prime suore che giunsero nel paese rimasero nei ricordi di tutti i bambini di allora: Suor Romilda, Suor Elvira, Suor Rita, Suor Maria Beccaro. Esse appartenevano alla Piccole Figlie del Sacro Cuore di Sale. Furono sostituite poi dalle Ancelle della Sacra Famiglia di Cagliari, che hanno lasciato Ollolai appena l’anno scorso. La storia dell’asilo nel centro barbaricino, è sempre stata legata alla presenza delle Suore. L’anno scorso, quando don Filippo Fancello, annunciò pubblicamente che la gestione parrocchiale dell’ente sarebbe divenuta un costo insostenibile, e il conseguente passaggio alla gestione statale, grande fu il dispiacere degli ollolaesi, per la partenza delle Suore. Da allora, l’asilo a Ollolai è passato al Comune (per quanto riguarda la struttura) e all’istituto comprensorio di Gavoi per quanto riguarda la gestione. E’ così che le maestre hanno preso il posto delle Suore. L’esiguità del numero dei bambini (35 in tutto) e i tagli nei confronti dei Comuni, ha convogliato le scelte dell’amministrazione verso il trasferimento. Riportiamo qui l’appello del parroco per le strutture dell’asilo: “è necessario rifare il tetto, c’è bisogno di lavori di sistemazione, faccio appello al buon cuore di qualcuno per far si che i piccoli problemi che affliggono i locali, non peggiorino ”. Il Comune intanto pensa già a un’altra destinazione dei locali (possibile centro ricreativo), per evitare di chiuderli definitivamente. 

- per la storia dell'asilo: Salvatore Bussu, Ollolai cuore della Sardegna, edizioni l'Ortobene

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