Continua la mobilitazione dei barbaricini per aiutare gli alluvionati

Ieri e oggi i volontari sono partiti da Fonni, domani da Sarule, mentre la Polisportiva Ovodda aspetta l'ok della Protezione civile

a cura della redazione
24/11/2013
Attualità
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Dalla disgrazia dell’alluvione sta emergendo il grande cuore sardo. Sono migliaia le persone che ogni giorno si stanno recando nei Comuni devastati dal Cleopatra per aiutare i propri conterranei. Sardi e non. Aiuti, infatti, stanno arrivando anche da diverse parti della Penisola.

In tutti i Comuni barbaricini, amministrazioni comunali, associazioni, semplici volontari, hanno promosso dei centri di raccolta di beni di prima necessità. Ed ogni giorno partono auto e furgoni (carichi di scorte), camion, terne e tanta buona volontà.

Ieri e oggi è la volta di 15 giovani di Fonni. 15 semplici volontari.

Ieri mattina presto sono partiti con tre auto alla volta di Torpè dove hanno trovato un paese in ginocchio ma fiero e pronto a ripartire. Il Comune dell’alta Baronia e ogni giorno invaso da volontari, sono a centinaia. I barbaricini si sono concentrati all’ingresso del paese, dove hanno svuotato un fienile, tagliato gli alberi che sono stati sradicati dall’acqua e pulito case. Sono rientrati quando il sole era ormai già sceso e questa mattina sono già in viaggio direzione Olbia.

Domani toccherà a Sarule. Guidati dall’amministrazione comunale partiranno sempre per Torpè, operai comunali, i soci della croce Azzurra e semplici volontari. Saranno supportati da un autobotte munita di idrante. Si parte alle 7,30 da Piazza dei donatori di sangue.

I volontari sono e stanno partendo da tutti i Comuni barbaricini. A Ovodda la Polisportiva del presidente Giuseppe Sedda ha dato la disponibilità di 25 suoi iscritti, ma sono stati bloccati dalla Protezione civile perché pare che per il momento ci sono già abbastanza volontari. “Noi – ribadisce il presidente – restiamo a disposizione”.

 

Nelle foto i giovani di Fonni ieri a Torpè

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