Una cosa è certa, se i nostri politici volevano farci un regalo sorpresa per Natale ci sono riusciti in pieno. Mi riferisco ai rimborsi per l 'epidemia di Lingua Blu i quali non potranno essere disponibili prima della primavera, se va bene, in quanto i Comuni non hanno predisposto il capitolo di bilancio per le somme accreditate in maniera teorica.
Colpa dei Comuni quindi? No, questa volta le amministrazioni Comunali erano vincolate alle dichiarazioni Asl attestante il numero di capi morti o abbattute per azienda da cui si desumeva l'importo a cui l'allevatore poteva accedere.
Peccato che questo certificato le Asl non lo hanno ancora rilasciato di modo che i Comuni non hanno potuto predisporre il capitolo di bilancio. Bilancio che ormai è chiuso in tutti i Comuni visto che siamo a Natale. Il tutto è avvenuto sotto gli occhi dei sindacati ai quali già da ottobre era stato assicurato che le somme determinate per i Comuni sarebbero state spese entro novembre.
Vi è poi un'altro intoppo voluto dalla classe politica che chiarisce la malafede con cui qualcuno ha agito. Infatti a marzo si aprirà la campagna vaccinazioni e chi si rifiuterà non avrà diritto al rimborso. Quindi, memore del fatto che noi pastori siamo un pò testardi, hanno voluto spostare il periodo dei rimborsi per usare l'arma del ricatto.
Non c'è che dire Pastori. Forse non sarà molto ortodosso per i metodi, ma Felice Floris aveva ragione a dubitare di una classe politica molto occupata in altre mansioni, a dar retta ai giornali e questo dovrebbe aprire gli occhi a chi pensa che un pastore non dovrebbe diventare consigliere regionale, non foss'altro per vigilare che queste vergogne non accadano più.