Cari ragazzi e cari genitori,
continuano a giungermi notizie fasulle sul liceo classico di Gavoi e vorrei rispondere con serenità e sinceramente alle domande che anche quest’anno (come lo scorso anno), mi vengono rivolte nel periodo di orientamento scolastico per le iscrizioni alla prima superiore.
Il liceo classico di Gavoi esiste. Non è morto, chiuso, cancellato.
Esiste e continuerà ad esistere, come per tutte le scuole, finchè ci saranno studenti a popolarlo.
Quindi, smentisco tutte le notizie fuorvianti e false che stanno circolando.
Quest’anno abbiamo due classi, il terzo e il quinto anno, che non sono classi a progetto o private, ma regolarmente istituite. Io insegno in entrambe e con me ci sono nuovi colleghi di matematica, fisica, storia dell’arte, scienze, scienze motorie, e colleghi “vecchi” di inglese, storia e filosofia.
La prima classe, nell’anno in corso come nel passato anno scolastico, non si è formata perché le scelte delle famiglie sono andate in direzione diversa. Avremmo avuto 11 iscritti (e non 8,5,3,2…per cortesia!), se alcuni pur scegliendo il liceo classico non avessero preferito la sede di Nuoro piuttosto che di Gavoi. Con 11 avremmo potuto chiedere una deroga, così come è stata chiesta e ottenuta dalle sedi dei licei classici di Laconi e Lanusei. Ma non è andata così e fuor di polemica non mi interessano le ragioni delle scelte delle famiglie di questo territorio e tanto meno ho urgenza di difendere la qualità della scuola in cui insegno: le cose si manifestano da sole nella loro evidenza!
Come è noto, i licei classici sono in grande sofferenza per numero di iscritti in tutto il territorio nazionale. Le esigenze da parte delle famiglie vanno in direzione di una richiesta di formazione più pragmatica e specialistica, piuttosto che di spessore metodologico-culturale. Io naturalmente non condivido tali considerazioni, anzi credo fermamente negli studi classici, che danno strumenti essenziali e completi per affrontare qualsiasi tipo di progetto futuro per i giovani. Infatti, i miei figli hanno seguito e seguono questo percorso di studi e ritengo che abbiano avuto una grande opportunità nel frequentare il liceo classico nel loro paese.
Dicevo, quindi, che i licei classici sono in sofferenza numerica, ma non qualitativa per quanto riguarda il progetto formativo. Così anche il nostro liceo di Gavoi. Colgo l’occasione per sottolineare che non è vero che andiamo “a trazzu” di Nuoro. Le cose stanno così: l’Istituto Superiore Ciusa di Nuoro è la sede centrale per tutta la parte amministrativa (la segreteria è lì), a Gavoi si svolgono le lezioni, gli esami, gli incontri con le famiglie, le assemblee, i consigli di classe con i genitori. Abbiamo nel nostro Pof alcuni progetti culturali di grande rilievo, che sono solo della sede di Gavoi: il Parlamentarium (partecipazione ai lavori del parlamento Europeo), Iscurtamus sos mannos (progetto regionale scuola e volontariato), Lezioni d’arte (a Firenze insieme con la prof. di storia dell’arte), Il cielo di Copernico (visita didattica al Planetarium di Cagliari), Come funziona un giornale (visita didattica all’Unione Sarda), Orientamento universitario (partecipazione alle giornate di orientamento a Cagliari con gli stand informativi di tante università nazionali), Corsi di recupero e riallineamento (per gli studenti che manifestano difficoltà nello studio).
Come si può constatare siamo vivi e vegeti.
Insomma, mi preme sgombrare il campo da maldicenze e disinformazione: si continua a dire di tutto e di più sull’Istituto Superiore di Gavoi, addirittura anche che le merende fanno schifo, che i professori regalano i voti, che altri invece sono strozzini, che io insegno a Nuoro e mi sono portata dietro i miei studenti, che gli studenti di Gavoi sono sempre “a giro” e chi più ne ha più ne metta…
Certamente in questa campagna denigratoria c’è chi ha avuto interesse personale, ma la migliore risposta a chi continua a diffamarci sono i nostri studenti…chiedete a loro!