SARULE. Dopo l’aggiudicazione dell’appalto della raccolta differenziata dei rifiuti dell’Unione dei Comuni Barbagia, interviene l’assessore all’ambiente di Sarule Maurizio Sirca.
Tema caro, quello dei rifiuti, all’amministrazione guidata da Mariangela Barca che si è sempre dimostrata sensibile al tema, sin dalla campagna elettorale:”siamo contrati all’incenerimento – disse l’allora candidata a sindaco - puntiamo al riciclo integrale che ci consentirà oltre ad avere enormi vantaggi ambientali anche dei vantaggi economici ed occupazionali”.
Posizione che non è cambiata dopo la vittoria (maggio 2013) delle elezioni e non poteva essere altrimenti visto che l’attuale primo cittadino era sempre in prima fila nel movimento che bloccò la costruzione dell’inceneritore di Ottana.
Ed a luglio, infatti, è stata promosso un convegno: “Si tratta della prima iniziativa con esperti del settore per avere una visione a 360 gradi su questa realtà – spiegò allora Mariangela Barca –. A noi interessa una pratica virtuosa che tuteli l’ambiente e i nostri cittadini”.
“Finalmente l’appalto è andato in porto – dice Maurizio Sirca –. Con la nuova gestione che partirà a febbraio, risparmieremo oltre 200 mila euro ogni anno rispetto al precedente contratto. Gli operai saranno tutti confermati e il servizio sarà uguale. Cambierà qualcosa nell’organizzazione ed è questo che è tema di discussione in questi giorni. La Eco Nord, infatti, ha intenzione di abbinare il ritiro di vetro e barattolame che effettueranno per 4 volte al mese. Mentre ci dicono che per abbassare le percentuali di secco, intendono ridurre da tre ad uno i passaggi per l’indifferenziato. Su questo punto però, come amministratori dell’Unione dei Comuni, pensiamo che ci si debba arrivare gradualmente e perciò stiamo chiedendo di iniziare con due passaggi”.
Ma per Sirca e la sua maggioranza questo non è che una fase intermedia. “Abbiamo tre anni per prepararci e programmare il futuro in questo settore. E’ nostra intenzione coinvolgere gli amministratori e le popolazioni del territorio per superare l’incenerimento, abbassare al minimo l’indifferenziato e gestire quanto più possibile in Barbagia. L’ideale sarebbe trattare in loco tutti i rifiuti riciclabili, almeno effettuare nel territorio qualche altro passaggio in modo tale che le premialità siano distribuite tra i barbaricini. Se riuscissimo anche a creare qualche posto di lavoro (il che è possibile) sarebbe il massimo”.
Inoltre continua l’amministratore “per l’indifferenziato prendiamo ad esempio Vedelago, città in provincia di Treviso, dove hanno un impianto che attraverso un processo di estrusione, i rifiuti gettati nella indifferenziata, anziché essere bruciati, vengono trasformati in una sabbia che ha grande richiesta dovuta alla sua economicità”.
Nel frattempo però “dobbiamo batterci per non conferire più i nostri rifiuti all’inceneritore di Tossilo dove i costi sono altissimi: 200 euro a tonnellata, il doppio rispetto ad altri siti sardi. Dobbiamo svincolarci dall’obbligo regionale”.