Lingua blu: "mancano i soldi per risarcire i pastori"

La denuncia di Efisio Arbau

Efisio Arbau, consigliere regionale La Base
24/01/2014
Comunicati Stampa
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Siamo stati cattivi profeti ma è la logica conseguenza della poca serietà dimostrata dalla giunta regionale  nel fare finta di combattere il morbo della lingua blu.

Dopo l'approvazione della finanziaria è ufficiale: mancano i soldi per risarcire gli oltre 50 milioni di danni causati dalla morte di centomila capi ovini nel 2013 e dall'infezione di centinaia di migliaia di pecore nell'isola. All'appello mancano almeno 30 milioni di euro. 

La patologia si è diffusa senza contrasto per il ritardo nel vaccinare gli animali, per aver cambiato due volte il decreto per gestire l'emergenza e per non essere riusciti a dare informazioni esatte ai pastori ed ai veterinari. La responsabilità è oggettivamente della Giunta regionale in carica. Ma adesso si arriva alla beffa. Il decreto dell'assessore all'agricoltura, propagandato con diverse conferenze stampa, nelle quali si annunciava l'arrivo dei risarcimenti, non ha copertura finanziaria.

I soldi bilanciati al massimo possono coprire 1/4 delle somme necessarie ed i Comuni stanno procedendo all'istruttoria ed al risarcimento dei soli capi deceduti in quanto la Regione non ha trasferito le somme necessarie. Per assurdo le aziende che si sono impegnate per tenere in vita gli animali saranno le più danneggiate.

Ma la beffa diventa atroce se si legge la delibera della Giunta regionale n.54/7 del 30.12.2013 nella quale si trasferiscono 6 milioni di euro all'Agenzia Laore, incompetente in materia di sanità animale, per assumere personale in convenzione per la prevenzione ed il controllo della diffusione della patologia. La solita partita di assunzioni clientelari in campagna elettorale e sulle spalle dei pastori danneggiati. Una vergogna!

Insomma, la Giunta scaduta si dimostra coerente con la sua azione degli ultimi 5 anni, dove ha pensato solo alle poltrone agricole abbandonando il mondo delle campagne al proprio destino. L'unica consolazione è che l'incubo sta per finire.

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