Il 25 maggio prossimo si svolgeranno le elezioni europee e la Sardegna rischia ancora una volta, con l'attuale legge elettorale, di non avere rappresentati al Parlamento Europeo, a causa della composizione della circoscrizione elettorale che unisce la Sardegna alla Sicilia e che privilegia i candidati siciliani. Per la Sardegna avere una rappresentanza in Europa significherebbe portare direttamente all'attenzione del massimo organo legisltativo europeo alcuni temi cruciali per il nostro sviluppo (l'insularità, i trasporti, l'agricoltura, ecc).
Ci si sta avvicinando alle elezioni europee nel silenzio assoluto rispetto ad una modifica alla Legge 24 gennaio 1979, n. 18 che regolamenta l'assegnazione dei seggi tra le regioni italiane, proposta numerose volte sia alla Camera ed al Senato e mai approvata. Questa modifica dovrebbe consentire di scorporare la Sardegna dalla Circoscrizione Isole, dove la Sicilia - per le ovvie ragioni di superiorità demografica - elegge solo i propri candidati.
Alcuni giorni fa ha rilanciato con preoccupazione questa questione il Segretario del Partito dei Sardi, Franciscu Sedda, attraverso un appello a "quelle forze e quei deputati sardi sensibili al tema affinché si realizzi un impegno straordinario e unitario di tutti i deputati sardi presenti al Parlamento italiano in direzione dell'approvazione della legge di scorporo".
I tempi sono molto stretti, ma con la necessaria volontà politica è un risultato ancora a portata di mano.
L'Associazione Nino Carrus condivide e appoggia questo appello e vuole dare il proprio contributo pubblicizzando una petizione volta a sensibilizzare il Presidente del Consiglio dei Ministri, nonchè il Segretario del Partito Democratico e tutti i parlamentari eletti in Sardegna, per poter porre rimedio a questo vulnus nella reppresentanza della Sardegna in Europa.
Qui puoi firmare la petizione.