L'alimentazione della donna nel primo incontro di “A Chent'Annos in Salude”

Grande successo per l'incontro sulla nutrizione tenuto dalla dott.ssa Olivotti e organizzato dall'ACSIT

Mattia Lilliu Responsabile Comunicazione A.C.S.I.T.
10/03/2014
Attualità
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Grande successo per il primo di due appuntamenti con “A Chent'Annos in Salude”, organizzato dall'ACSIT, in collaborazione con Radio Atividade Sardas e con il patrocinio della Regione Sardegna e della F.A.S.I., presso la Sala Sardegna della sede dell'associazione in piazza Santa Croce a Firenze. L'incontro, tenuto dalla dottoressa nutrizionista Annalisa Olivotti, ha il fine di approfondire il rapporto tra cibo, salute e benessere nella popolazione sarda. Il primo appuntamento,  avvenuto a ridosso della Giornata Internazionale della Donna, è stato dedicato all'alimentazione della donna nelle varie fasi della vita, con particolare riguardo all'alimentazione durante e post gravidanza. In attesa del secondo e ultimo appuntamento, che si terrà venerdì 21 marzo nello stesso luogo, la Presidente ACSIT Fiorella Maisto esprime la sua soddisfazione “per l'ottimo riscontro di pubblico che ha avuto il primo incontro, ben oltre ogni più rosea aspettativa. Ringrazio sentitamente la dottoressa Olivotti per la sua disponibilità e la sua competenza. Ha saputo tenere alta l'attenzione dei partecipanti per tutta la durata dell'incontro. Penso che sia una cosa molto importante da poter ripetere anche in futuro”. La dottoressa Olivotti ringrazia a sua volta la “Presidente ACSIT Fiorella Maisto per la calorosa accoglienza. Spero vivamente di poter collaborare nuovamente con l'associazione dei sardi ad altri incontri di questo tipo. Ne sarei veramente onorata”. Nel corso dell'incontro ha preso la parola anche Mariangela Tanda, Coordinatrice Donne ACSIT che ha voluto dedicare il primo incontro di “A Chent'Annos in Salude” a tutte le donne presenti. “Io credo che la scelta dell'alimentazione in una donna” - afferma la Tanda - “sia dovuta non ad una scelta di tipo biologico o scientifico, ma anche e soprattutto alla situazione sociale in cui la donna è vissuta nel corso del tempo”.

 

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