Dalla Barbagia all'Albania per fare rete

11/03/2014
Attualità
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L’Unione dei comuni Barbagia il mese scorso è volata in Albania per partecipare al progetto europeo EuroMigMob (European Network of Migrations and Mobility). Iniziativa che coinvolge oltre 20 Comuni provenienti da diversi Paesi europei (Ungheria, Romania, Italia, Francia e Croazia) che ha l’obiettivo di fare rete sulla tematica delle migrazioni e mobilità intra-europea, soprattutto giovanile.

Il progetto prevede  4 conferenze internazionali, in 4 diversi Paesi europei. Quella dal 10 al 14 febbraio era la prima e si è svolta a Scutari in Albania.

L’Unione dei Comuni Barbagia (composta da Tiana, Ovodda, Gavoi, Lodine, Ollolai, Olzai, Sarule e Oniferi) è stata rappresentata da due giovani assessori comunali: Maurizio Sirca di Sarule e Francesco Barone di Ollolai. Per la Sardegna c’erano anche l'Unione dei Comuni del Gerrei (con i sindaci di Silius Giuseppe Erriu e di San Basilio Rita Rosas), e il Comune di Dolianova (con il sindaco Rosanna Laconi e l'assessore Elisabetta Cara). Altre regioni italiane rappresentate erano: Piemonte, Puglia, Sicilia e Lazio. 

“Sono stati tre giorni intensi tra conferenze, presentazioni e convegni – riferisce Maurizio Sirca - ma molto utili. Questo è un progetto importante per i nostri territori”.

“L’elemento caratterizzante i Comuni presenti – spiega l’assessore - è quello di essere stati ed essere tuttora aree di destinazione e/o partenze di popolazioni. Negli ultimi decenni, infatti, milioni di persone, spinti dalla ricerca di un lavoro, hanno attraversato l’Europa, condizionando lo sviluppo economico, sociale e culturale, sia dei Paesi di origine, che di quelli di destinazione. Il progetto EuroMigMob – continua Maurizio - da un lato guarda al passato, e a tutte le migrazioni intra-europee che hanno caratterizzato e segnato le diverse Regioni, e che rappresentano uno straordinario valore comune; mentre dall’altro lato, guarda al futuro, e alle numerose possibilità di sviluppo, crescita , formazione, studio e lavoro, offerte dalle politiche tendenti a favorire la mobilità all’interno”. 

Durante la tre giorni “abbiamo discusso dell'andamento storico dei flussi migratori dal dopo guerra ad oggi, con particolare attenzione alla mobilità giovanile, sempre più utile in Europa per motivi di studio e di lavoro. Ogni delegato ha presentato il proprio territorio, soffermandosi sui dati storici demografici e le motivazioni principali delle migrazioni/immigrazioni. La mobilità è stata affrontata non solo come necessità, ma anche come crescita. Un percorso affascinante ed una chiave di lettura per il presente e futuro dei nostri giovani, costretti troppo spesso ad abbandonare il territorio”.

Il progetto proseguirà con altri tre incontri che si terranno a Bruxelles (Belgio), Roma e probabilmente a Massafra (Foggia).

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