Orani boccia il parco eolico

Domani Gamesa presenterà pubblicamente il progetto

Michele Arbau
12/03/2014
Attualità
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Orani dice un no convinto al parco eolico. Lo ha fatto ieri sera nell’incontro convocato dall’amministrazione comunale.

E’ stata un’assemblea affollata con tanti interventi, dove non sono mancati i momenti di nervosismo, frutto più di incomprensione che di visioni diverse. Sull’orientamento non ci sono dubbi. Pur con sfumature diverse la risposta negativa è palese: maggioranza e minoranza consiliare, proprietari dei terreni interessati dal progetto e singoli cittadini. Tutti lo vedono come una prevaricazione, un’occupazione.

“Dopo 200 anni sono tornati gli spagnoli per comandare in casa nostra” per dirla con le parole del capogruppo della minoranza Salvatore Porcu. 

Ed è un no di tutto il territorio. Sulla stessa linea si è espressa a nome della sua comunità l’assessore di Oniferi Daniela Daga, e anche Nuoro (interessato dal megaprogetto) farà squadra, ha anticipato il sindaco di Orani Franco Pinna.

Il primo cittadino, nell’introduzione, è andato subito al sodo. “Ho visto per la prima volta un rappresentante della Gamesa solo pochi giorni fa quando sono venuti in Comune per fissare la data della VIA, la valutazione di impatto ambientale, cioè l’assemblea pubblica che deve essere convocata per legge e che si terrà giovedì alle 16, qui nell’auditorium comunale. Non sapevamo nulla e vogliono imporci il progetto con il decreto 368, di pubblica utilità, nato proprio per favorire lo sviluppo di impianti di energia da fonti rinnovabili. Gli stessi proprietari dei terreni interessati dal parco eolico non sapevano nulla”.

“A queste condizioni – ha detto Franco Pinna - diremo no in tutte le sedi che ci competono. Un diniego che sarà fermo e motivato. Ci stiamo consultando con un ingegnere, Gian Michele Zanda, e nomineremo anche un avvocato. Oltre a non avere alcun beneficio dovremo sacrificare il nostro territorio per il business di una multinazionale. Secondo il progetto il parco dovrebbe sorgere in un territorio dove ci sono vincoli archeologici e ambientali”.

Il parco costerebbe alla Gamesa circa 25 milioni di euro per un guadagno finale di 80 milioni. Al Comune dovrebbero andare intorno ai 200 mila euro e ai privati sui 10 mila euro l’anno. La paura e la diffidenza evidente in sala, causa di nervosismo, è proprio questa: i soldi. Che si ceda a quello che qualcuno ha definito “una rapina con ricatto”. Questo nonostante le posizioni di tutti siano state molto chiare. Sia da parte dell’amministrazione che dei privati.

L’argomento è stato affrontato anche dal punto di vista tecnico, grazie all’ingegnere Zanda che ha risposto a diverse domande e dubbi sorti nel pubblico. “Stiamo parlando di una società – ha concluso – che ha studiato nei minimi dettagli il progetto. Sono consci di tutti i vincoli presenti. Per questo non basta dire no, occorre motivarlo. Certo per loro non sarà facile. Il progetto dovrà avere l’ok di oltre 30 enti e un opposizione convinta della comunità sarà un ostacolo difficile da superare”. Ed è su questo che puntano tutti. Fare squadra. Salvatore Porcu ha ricordato la battaglia del paese “di una ventina di anni fa quando ci opponemmo alle società esterne che volevano fare business con le discariche: prendemmo colpi e qualche denuncia ma alla fine vincemmo”.

Totoni Pinna dal pubblico si è rifatto a Pratobello. “Questi invasori fanno tanti calcoli ma dimenticano la forza della popolazione. Lasciamo da parte le polemiche e prendiamo esempio da Orgosolo”.

“Dobbiamo fare squadra – è stata la sintesi del sindaco -. Dobbiamo essere uniti a cominciare da noi oranesi. Poi dobbiamo coinvolgere il comune di Nuoro e quelli del territorio”.

Questa posizione domani la conosceranno anche i rappresentanti della Gamesa e della regione durante l’assemblea in cui presenteranno lo stato di impatto ambientale del progetto. Lì tutti potranno esporre le proprie contrarietà, perplessità e fare domande. Poi ci sarà la possibilità di presentare le osservazioni scritte. Il Comune sarà in seguito convocato alla conferenza di servizio a Cagliari. “Anche in quella sede – secondo Pinna - perseguiremo la direzione della contrarietà, corroborata dall’assemblea di oggi, e depositeremo la delibera di consiglio che come da statuto si dovrà esprimere”.

 

Sotto le foto dell'assemblea e di tutti gli intervenuti.

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