Alluvione. "La bocciatura dei due emendamenti è slealtà di stato"

di Roberto Bornioli, presidente Confindustria Sardegna centrale

19/03/2014
Comunicati Stampa
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Intollerabile la bocciatura degli emendamenti a favore delle imprese danneggiate da alluvione. E' slealtà di Stato. La bocciatura dei due emendamenti a favore delle imprese e dei cittadini colpiti dall'alluvione da parte della Camera dei deputati è l'ennesimo affronto che la Sardegna subisce da  uno Stato che sembra essere sempre più distante dalla nostra terra e delle nostre imprese. Se dal  giorno dell'alluvione ad oggi abbiamo assistito ad un totale immobilismo da parte dei governi che si sono succeduti  e del parlamento verso i cittadini e le imprese danneggiate, oggi come sardi subiamo un'autentica e intollerabile beffa.

Quanto si è fatto fino ad oggi in Sardegna per dare risposte alle imprese è venuto dal volontariato, dalle associazioni e dai privati cittadini quasi come se vivessimo in un'isola senza Stato e dove i cittadini debbano per forza arrangiarsi da sè. E' intollerabile. I provvedimenti causati oggi avrebbero peraltro rappresentato ben poca cosa dinnanzi all'enorme quantità di danni subiti dal territorio e alle esigenze delle imprese e dei cittadini: eppure non sono arrivate nemmeno queste parziali risposte. Il governo precedente promise 90 milioni di euro a fronte di 630 milioni di danni quantificati dallo stesso esecutivo: non si è vista una lira, risorse che servirebbero immediatamente per ricostruire strade, ponti e depuratori distrutti dall'alluvione. Sopratutto nel Nuorese la situazione è disastrosa e rischia di danneggiare la stagione turistica alle porte. Chiediamo a gran voce che l'attuale governo prenda in mano la situazione e dia una risposta chiara e immediata che in qualche modo ripaghi la Sardegna del torto subito oggi. Diversamente, quanto accaduto alla Camera sarà soltanto l' occasione per una presa d'atto collettiva dell'inaccettabile slealtà da parte dello Stato verso la nostra Regione.

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