Fonni reagirà al malessere?

di Anna Gregu

dal periodico Monte Spada
02/04/2014
Territorio
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Lunedì 17 marzo, alla luce dei tanti episodi di gratuita violenza, si è riunito il Consiglio Comunale per cercare di trovare risposte ai tantissimi attentati intimidatori che si sono manifestati all'interno del Paese.

Il sindaco, aprendo la seduta di consiglio, si è interrogato sulla scarsa partecipazione dei cittadini fonnesi a questi momenti di incontro e confronto, ed ha manifestato la sua grande preoccupazione per la nuova terribile "cultura dell'indifferenza" che sta investendo il paese di Fonni.

Dall'analisi fatta dai diversi interventi è scaturita la ricerca delle responsabilità che ha portato la comunità di Fonni, a questa situazione.

La Famiglia - la Scuola - il Comune, dove si interrompe il circuito educativo a Fonni? Dov'è l'anello mancante? Oggi più che mai le famiglie devono educare i ragazzi, non solo ad essere bravi figli, ma ad essere bravi cittadini.

Forte preoccupazione per il rispetto quotidiano delle regole basilari che esulano forse da questi terribili episodi di violenza, ma che non sono meno importanti: rispettare le regole della strada, rispettare le norme che tutelano i minori; infatti accade spesso di vedere nelle nostre piazze minori che fanno utilizzo di alcool, dato da chi?

Ognuno di noi, a partire dalla propria esperienza e dalla propria famiglia, dovrebbe applicare il principio secondo cui l'utile e il vantaggio personale è lecito solo sino a quando non lede quello degli altri, e soprattutto ognuno di noi credendo fortemente nell'efficacia di tale parametro, dovrebbe trasmetterlo ai bambini, siano essi i nostri figli, i nostri alunni, i nostri nipoti o anche semplici conoscenti.

Saranno loro a dover prendere le redini della nostra comunità e noi adulti abbiamo il dovere morale di dedicare il nostro tempo al dialogo con i bambini e i giovani, a trasmettere loro i valori e il buon senso che i nostri genitori e i nostri nonni hanno con pazienza e amore trasmesso a noi stessi.

Spesso presi dallo scorrere frenetico del tempo non ci rendiamo conto che i giovani sono disorientati, hanno necessità di avere ben chiari i principi e i doveri morali e civili di ogni singolo individuo e questi giovani hanno anche il diritto di poter contare sulla guida, il tempo, la cura e la dedizione degli adulti.

L'Amministrazione Comunale si è impegnata a portare avanti il percorso di educazione alla legalità ma anche a utilizzare le risorse del bilancio comuna-le per un sistema di video sorveglianza, ma può bastare?

La risposta ognuno di noi deve trovarla dentro di se, riappropriandoci del senso di comunità e legalità che non può essere demandato agli altri.

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