ORANI. Dopo cinque anni la sede della Croce verde è realtà. Questo pomeriggio una bella festa l’ha inaugurata ufficialmente. La nuova struttura è operativa dall’ottobre scorso, ma il primo appuntamento in calendario a novembre venne rinviato per l’alluvione che colpì diversi paesi sardi.
Oggi il taglio ufficiale del nastro affidato a Fiorentino Ena e Pierpaola Piredda, rispettivamente primo e ultima presidente dell’associazione. Fiorentino fu eletto nel lontano aprile del 1983, proprio quando nasceva la giovane Pierpaola nominata a gennaio.
Oggi era una giornata di festa e di ringraziamenti, per i tanti, che in ogni modo si sono prodigati per la realizzazione.
La neo presidentessa all’esordio pubblico ha ricostruito la storia della struttura dalla sua ideazione ad oggi. “Nel 2009 ci attivammo per cercare il lotto e i finanziamenti. Ci fu di grande aiuto l’amministrazione comunale guidata allora come oggi da Franco Pinna. Nel gennaio 2010 partimmo con i lavori con 60 mila euro, frutto della questua, dell’amministrazione, e del contributo della fondazione del Banco di Sardegna. Nel 2012 si concluse il rustico. Poi grazie ancora al grande cuore oranese siamo riusciti a terminarla. Il prossimo obiettivo – ha detto in conclusione - è quello di dar vita nel secondo piano a degli alloggi per le persone che si ritrovano senza casa per calamità naturali o qualsiasi incidente”.
Quando passa ai ringraziamenti Pierpaola Piredda si ritrova con una lista lunghissima. I primi sono i soci volontari, ed in particolare quelli fondatori che hanno creduto nell’associazione. Per passare al suo predecessore in carica negli ultimi 8 anni, Andrea Mureddu, uno dei più testardi nel portare avanti il progetto. Poi tutti gli artigiani e imprenditori (in particolare Tore Zichi e Gianni Manca), i progettisti Giampaolo Ruggiu, Pietro Mureddu, Franco Borrotzu e Bastiano Angioi, e le tante persone che hanno contribuito a vario titolo.
“I veri protagonisti sono gli oranesi – ha detto poi il sindaco -. Questa bella struttura è merito di tutta la comunità che con il lavoro e con contributi spesso anonimi hanno consentito alla Croce verde di poter usufruire di questa moderna struttura”.
Infine spazio alla festa con il rinfresco, la musica del complesso vocale di Nuoro ed i balli del gruppo folk.