“Con la predisposizione di criteri e obiettivi energetico-ambientali nei Regolamenti Edilizi dei Comuni si avvierebbe una rivoluzione energetica-ambientale democratica”.
Lo dicono in un’interpellanza i consiglieri regionali del gruppo Sardegna vera, primo firmatario l’ollolaese Efisio Arbau, che chiedono un intervento dell’assessore regionale agli Enti locali Cristiano Erriu.
“In materia urbanistica ed energetica – secondo Arbau - si sono fatte tante guerre di religione, ma poche battaglie concrete per liberare i Comuni dalla burocrazia e i cittadini da costi irragionevoli. Quella che proponiamo noi è una semplice operazione a costo zero in cui basta coinvolgere e sensibilizzare le amministrazioni comunali per modificare i regolamenti edilizi”.
I regolamenti edilizi si stanno affermando in modo crescente a livello nazionale ed internazionale come strumenti e strategie abbondantemente sperimentate, capaci di interpretare i cambiamenti in corso nel modo di progettare e costruire. Rappresentano, infatti, uno snodo fondamentale del proces¬so edilizio. In essi convergono le competenze in ma¬teria di urbanistica, edilizia ed energia di Stato, Regioni e Comuni.
“Lo strumento – spiega ancora il consigliere de La Base - si presta e agevola i necessari aggiustamenti nell’accompagnare l’innovazione in edilizia, in modo attento e flessibile, e nella possibili¬tà di farli diventare fertile terreno di confronto tra tecnici, progettisti e imprenditori”.
“La sostenibilità – continua - non è riconducibile al solo impiego di energia rinnovabile, ma è soprattutto connessa al risparmio delle risorse, materiali ed energetiche. Ed il settore edile impatta sul piano energetico in maniera rilevante, basti pensare che consuma il 40 percento, a livello mondiale, di energie e materie; e produce il 30 percento dei rifiuti.
Per questo secondo i consiglieri è necessario “predisporre delle linee guida snelle ed essenziali, basate sulla cultura della sostenibilità e del recupero, del ritorno alla tradizione e alle buone pratiche dei nostri paesi, sapientemente tramandate dai nostri avi (ed ingiustamente abbandonate nella nostra “evoluzione edilizia”) e prossime alle problematiche reali, al fine di avere criteri e obiettivi energetico-ambientali nei regolamenti edilizi in tutti i comuni della Sardegna”.