Coldiretti Nuoro. "Positivo l’intervento sui pascoli della Sardegna"

Senza una corretta interpretazione delle superfici, gli allevatori sardi rischiano di perdere milioni di euro di contributi comunitari

Aldo Manunta - Direttore Federazione Interprovinciale Coldiretti Nuoro Ogliastr
26/06/2014
Comunicati Stampa
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Riteniamo estremamente positiva la risoluzione presentata da diversi parlamentari sardi in cui viene chiesto ad Agea la sospensione dell’effetto del “refresh” e la verifica della effettiva pascolabilità delle superfici. Un provvedimento più volte sollecitato e che, specie con l’avvio della nuova PAC, necessita di un intervento definitivo da parte del legislatore.

"Nel momento in cui l’Agea pone a revisione le superfici a pascolo della Sardegna - commenta Simone Cualbu, presidente della Coldiretti Nuoro Ogliastra - per gli allevatori sardi inizia un vero e proprio calvario. Infatti, ogni qual volta i tecnici di Agea, analizzando le foto aeree riscontrano una presenza di alberi o di cespugli di macchia mediterranea che superano  una certa percentuale, il terreno perde i requisiti di pascolabilità e viene trasformato in bosco che per gli allevatori significa l’impossibilità di poter dichiarare queste superfici per l’ottenimento dei premi comunitari. Una situazione che penalizza fortemente i terreni della Sardegna centrale dove la presenza di macchia mediterranea o di pascoli arborati caratterizza il paesaggio rurale con conseguente perdita di migliaia di ettari di superficie, precedentemente riconosciuti e con il risultato che in tantissime domande presentate a valere sul PSR (misure 211, 212, 214, 215) e sulla PAC (domanda unica) gli allevatori si vedono costretti a restituire i soldi già percepiti. Un vero e proprio salasso stimato in 12 milioni di euro l’anno di premi in meno che arriveranno alle imprese agricole della Sardegna, specie delle zone interne, se il problema non verrà risolto".

"La Coldiretti sarda - prosegue Aldo Manunta, direttore della Coldiretti Nuoro Ogliastra - ha sempre chiesto che si trovasse una soluzione per definire una volta per tutte la SAU dei nostri pascoli: ad esempio, le superfici a Meriagos, ossia i paesaggi della Sardegna caratterizzati da pascolo erbaceo coperto da diversi grandi alberi a fisionomia tipica e caratterizzate da densità di 40-120 alberi ad ettaro, in molti casi vengono classificate come bosco mentre i ricercatori dell’Università di Sassari hanno ampiamente dimostrato come queste formazioni abbiano un ruolo fondamentale nell’alimentazione del bestiame e non solo. E’ quindi opportuno che la Regione Sardegna attivi immediatamente il confronto con Agea per risolvere quanto prima queste anomalie che potrebbero avere ripercussioni negative sull’avvio della nuova PAC visto che i nuovi titoli verranno assegnato in base agli importi che gli agricoltori percepiranno nel 2014".

 

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