OLZAI. Il rito della mietitura del grano duro “Senatore Cappelli”

Una festa all’insegna delle antiche tradizioni contadine locali

Giangavino Murgia
14/07/2014
Territorio
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OLZAI. Per il terzo anno consecutivo, si è ripetuto a Olzai il rito della mietitura del grano “Senatore Cappelli”. Una bella festa – all’insegna delle più autentiche tradizioni contadine locali – organizzata splendidamente dall’azienda Talla ‘e ore di Luciana Siotto e alla quale hanno partecipato più di ottanta mietitori olzaesi e alcuni turisti provenienti dal paese di Codrongianos e dalla città di Modena.

La mietitura a mano è iniziata il mattino del cinque luglio nel campo di grano di “Eligai”. Qui, nella campagna di Michelangelo Nonnis confinante con la strada provinciale Olzai – Sedilo,  si è svolta anche la “colazione del contadino” con una abbondante degustazione di prodotti locali (vedi album foto nel sito www.visitolzai.net ).

Dopo la raccolta e trasporto dei covoni nel deposito di “Durulea”, Luciana Siotto e Michele Columbu hanno offerto il pranzo. Nel pomeriggio, il faticoso lavoro è proseguito con le operazioni di trebbiatura a mano, per la separazione del grano dalla paglia e dalla pula. La festa si è conclusa a tarda notte con la cena.

Il rito della mietitura di Olzai non è stato una banale rievocazione folcloristica, ma bensì un importante momento di convivialità con la partecipazione degli anziani agricoltori e pastori, casalinghe e massaie, ma anche di molti giovani e con il coinvolgimento dei primi turisti arrivati nel paese di Olzai, grazie alla promozione avviata attraverso il portale web visitolzai.net.

Le operazioni di raccolta e trebbiatura nell’azienda Talla ‘e ore saranno completate in questa settimana nei campi di “Agasti” e “Durulea”, con l’ausilio di una mietitrebbiatrice meccanica. Successivamente, il pregiato grano biologico raccolto in questa annata agraria sarà macinato “a pietra” nell’antico mulino nel rio Bisine.

E dall’impasto delle pregiate farine e semole, l’azienda Talla ‘e ore potrà ottenere un “pane vresa” di eccellenza, dal sapore rustico e retrogusto amarognolo, povero di glutine e soprattutto più profumato e saporito rispetto a quello ottenuto con l’impiego delle farine commerciali.

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