ORANI. Corsi: "il commissariamento sarebbe deleterio, perderemmo i finanziamenti per la scuola"

Rifondazione pronta a sottoscrivere il patto di fine legislatura

a cura della redazione
01/08/2014
Politica
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ORANI. Anche Rifondazione comunista interviene nel dibattito sul possibile arrivo del commissario. Lo fa con il consigliere comunale Daniele Corsi che si dice pronto con “il mio gruppo, a sottoscrivere il patto di fine mandato proposto dalla Giunta al consiglio. Non ci opporremmo al dialogo qualora questo si ponga in maniera costruttiva, al fine di scongiurare il commissariamento”.

L'amministrattore comunista analizza le conseguenze dell’arrivo per la prima volta nella storia del Comune del commissario.

“Sarebbe deleterio, e lo sarebbe anche per chi – dice rivolto ai tre dissidenti – l’ha determinata con le proprie scelte politiche. Sarebbe una sconfitta per tutta la comunità. Se cosi fosse – continua Corsi a nome del gruppo di Rifondazione comunista composto anche dall’assessore ai Servizi sociali Annalisa Lande e da Gianpiera Porcu - ognuno si dovrà assumerà per intero le proprie responsabilità politiche di fronte alla comunità”.

Ritiene invece incomprensibili le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Gonario Ladu al nostro quotidiano: “secondo lui il confronto avverrà durante il prossimo congresso cittadino del Partito Democratico, senza riflettere sul fatto che il gruppo di maggioranza è composto anche da altri gruppi politici”. Quell’assise però secondo Corsi dovrà dare “risposte politiche convincenti, visto che vogliono sacrificare il sindaco sull'altare di problemi interni al principale partito di maggioranza che nulla hanno a che vedere con gli interessi del paese. Stiamo subendo problemi interni ad un partito, del quale – attacca – ci allarma il silenzio degli organi provinciali e regionali”.

Quando poi entra nel merito della crisi il consigliere comunale ritiene la posizione dei tre ex amici di maggioranza (oltre a Ladu, Marco Ziranu e Ignazio Noli) contradditorie. 
“Prima hanno votato a favore il bilancio di previsione (predisposto con forte ritardo a causa dei problemi relativi al patto di stabilità, sostenuto peraltro anche dal loro partito al governo nazionale), le variazioni e l'assestamento di bilancio, poi hanno cambiato opinione e non hanno sostenuto il bilancio consuntivo che è una mera presa d'atto della sua chiusura”.

“Non capimmo – continua - a suo tempo nemmeno la mozione di sfiducia, sostenuta a nostro avviso da futili motivazioni, per  problemi in parte già risolti e altri risolvibili con il confronto politico, che invece hanno negato sia alla Giunta che al gruppo di maggioranza”.

Il gruppo di Rifondazione si dice fiducioso. “Fino alla fine speriamo in un rinsavimento e nell'apertura al dialogo per un voto responsabile nell'interesse della comunità. I problemi intestini del PD non devono pregiudicare l'attuazione ed il buon fine delle importanti scelte politiche fatte da questa amministrazione. Se così non sarà, per quanto ci compete, concluderemo questa stagione amministrativa a testa alta, consapevoli di aver fatto tutto quanto nelle nostre possibilità per evitare un anno di stallo politico che porterà solo danni” .

 

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