La Giunta regionale ieri, con una delibera, ha dato il via libera per trasferire i soldi degli indennizzi della lingua blu ai Comuni. I 28 milioni stanziati grazie alla legge Arbau (legge regionale 29 maggio 2014, n. 10) dovrebbero presto arrivare ai pastori. L’iter prevede il passaggio dalla Regione ai Comuni (l’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi ha parlato di un mese e mezzo) dopodiché saranno questi a firmare i mandati di pagamento. Sarà pagato il mancato reddito: delle pecore morte e del 20 percento delle greggi colpite dal morbo nel 2013.
Complessivamente per la strage dello scorso anno la Regione sborserà 43 milioni (la Giunta Cappellacci aveva già stanziato 15 milioni), soldi che ovviamente non basteranno per coprire tutti i danni subiti dagli allevatori: 117mila pecore morte e 25 percento di produzione di latte in meno nella stagione appena conclusa.
I 15 milioni già in possesso dei Comuni (la maggior parte dei quali già arrivati ai pastori) servivano per pagare le pecore morte. Con i 28 milioni della legge proposta dal consigliere regionale Efisio Arbau si pagherà invece il mancato reddito delle pecore morte e il mancato reddito del 20 percento di tutto il gregge. Ovviamente si parla solo ed esclusivamente di quei casi in cui è stato aperto il focolaio. Nessun rimborso è previsto per chi non ha denunciato la presenza del morbo.
“Nel mondo delle campagne mantenere la parola è qualcosa che conta” ha commentato soddisfatto il primo firmatario della legge per gli indennizzi Efisio Arbau. Positivo anche il giudizio della Coldiretti: “bene lo sblocco delle risorse, adesso si paghi, entro settembre devono arrivare alle imprese”.