Pina Bussu la cuoca barbaricina che ha conquistato il Cilento

Il suo Hotel è stato inserito tra le eccellenze italiane del 2014

a cura della redazione
12/08/2014
Attualità
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La cucina barbaricina conquista anche il Cilento. Lo fa grazie a Pina Bussu, cuoca originaria di Ollolai, trapiantata ad Ascea in provincia di Salerno dove conduce con la famiglia (il marito Angelo Criscuolo e i figli Serenella e Antonio) un albergo ristorante.

Il successo della cucina e della professionalità della famiglia Criscuolo è certificato dai numerosi riconoscimenti che l’Hotel Porta rosa sta riscuotendo. A riassumerli è stato recentemente un articolo pubblicato su un quotidiano online Bn Magazine.  Scrive l’autore del servizio Paolo Ventriglia: “il ristorante Porta Rosa, immerso nel verde, è il vero biglietto da visita della struttura alberghiera, un quattro stelle di recente costruzione, elegante e allo stesso tempo sobrio, dove sono i dettagli a fare la differenza. Non a caso l’Hotel è stato, recentemente, accreditato del certificato di Eccellenza di TripAdvisor ed inserito nel registro delle Eccellenze italiane 2014, (“Non c’è riconoscimento più importante di quello ottenuto dai clienti”, afferma Antonio, rampollo della famiglia Criscuolo)”.

L’Hotel sorge ai margini della rinomata area archeologica omonima, Porta rosa, “una costruzione del IV secolo a.C., trovata nell’area archeologica magna greca di Elea, che costituisce il più antico esempio di arco a tutto sesto in Italia”.

“Le due strutture – continua il servizio riferendosi all’Hotel ed al ristorante - sono a conduzione quasi familiare, dal padre-patron Angelo, nel campo della ristorazione da oltre 30 anni, ai due figli Serenella (con in tasca una laurea in Economia) e Antonio che, nonostante la giovane età, ha già assunto la guida dell’hotel”.

Ma la vera protagonista dell’articolo è lei Pina Bussu che ha lasciato la Barbagia poco più che ventenne: è lei “una sarda di Ollolai, un paesino in provincia di Nuoro, trapiantata nel Cilento, la guest star della famiglia. Una cucina quella della Bussu, priva di fronzoli, essenziale e, soprattutto, gustosa che mette in risalto aromi, profumi e sapori del Cilento”. Il giornalista passa poi a descrivere le qualità della cuoca concludendo in quella che è una delle sue tante specialità importata dalla Barbagia: i dolci “preparati sempre dalle sua mani sapienti”.

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