Democratici per Orani: "ecco i motivi della crisi in Comune"

Lettera agli oranesi dei tre consiglieri che hanno sfiduciato il sindaco Franco Pinna

Il gruppo Democratici per Orani
13/08/2014
Politica
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ORANI. Pubblichiamo integralmente la lettera inviata agli oranesi dai tre consiglieri comunali del Partito Democratico, Gonario Ladu,  Marco Ziranu e Ignazio Noli,  che a marzo sono usciti dalla maggioranza dando vita al gruppo Democratici per Orani.

Carissimi concittadini/e


La situazione che si è venuta a creare ad Orani nelle ultime settimane ci impone di rispondere pubblicamente dicendo subito che la crisi non è il frutto di motivazioni/interessi personali, né di beghe, ma viene da lontano, ha radici profonde: potremmo dire che inizia subito dopo la vittoria alle elezioni Comunali.

Gli scontri per le nomine degli Assessori, dopo accese discussioni, portano ad un accordo: i sei assessori avrebbero dovuto ruotare a turni di dieci mesi ciascuno, garantendo, oltre agli equilibri politici, rappresentatività, partecipazione e condivisione: il patto non è mai stato rispettato, e ogni Assessore ha avuto limitazioni pesanti e continue alla propria attività politico-amministrativa, di fatto rendendola impossibile. Ma per il bene del paese si va avanti comunque.

Il non rispetto dei patti si ripete altre volte.

Subito dopo l’elezione il Sindaco partecipa all’Assemblea dell’Anci per eleggerne il Presidente. Il gruppo PD Oranese e la Segreteria Regionale del Partito avevano dato indicazioni precise sul voto (Gianfranco Ganau).

Con un colpo di scena inspiegabile, il Sindaco Pinna ha dato il suo voto a Cristiano Erriu, che ottiene in tal modo la carica.

Il gruppo P.D. Oranese è in grande imbarazzo, ma per il bene del paese si va avanti comunque.

Nel 2012 scoppia  la prima vera crisi: contrari agli atteggiamenti del Sindaco (lontananza dal paese, scontri continui con i dipendenti Comunali, pesante ingerenza sull’operato della Giunta, di cui frena in tutti i modi il lavoro) cinque Consiglieri della maggioranza P.D.: Gonario Ladu, Giusi Noli, Paola Silvas, Andrea Mureddu e Marco Ziranu fanno saltare una seduta del Consiglio Comunale.

Con molti sforzi, per il bene del paese, la crisi si risolve con un re-impasto: Giusi Noli esce, mentre ad Ignazio Noli vengono tolte le deleghe. La maggioranza spera che la sostituzione degli Assessori serva ad allentare le tensioni.

La caduta dell’Amministrazione, per il bene del Paese, è stata evitata per un soffio. Si spera in una presa di coscienza da parte del Sindaco, che invece, dopo due mesi di tregua ricomincia come prima.

Per il bene del paese siamo andati avanti per un altro anno e mezzo, sempre sperando e convinti che con l’impegno e la lealtà si potessero superare gli ostacoli.

• Abbiamo accettato, con dispiacere condiviso da tutta la maggioranza, l’aumento delle imposte con l’introduzione dell’addizionale Irpef, pur di mantenere i servizi ai cittadini, invece subito dopo l’Asilo Nido e la Ludoteca estiva per i bambini sono stati chiusi, con perdita di decine di posti di lavoro e il doppio spreco di denaro pubblico: abbiamo ristrutturato l’ex Scuola Materna Bussalay per ospitare il Nido, chiuso, e il piano inferiore per la Biblioteca Comunale, inutilizzato.
Tutto questo mentre i bambini della Scuola d’Infanzia stanno in uno stabile di dubbia sicurezza, come anche gli eventi atmosferici recenti hanno dimostrato.

Altri luoghi pubblici sono in totale abbandono:

•) i giardinetti adiacenti la Scuola dell’Infanzia •) i Campetti di calcio di Urreddu e di Sa Itria •) i Campi da Tennis •) i Giardini di Santa Rosa •) il Monte Granatico, ristrutturato e desolatamente chiuso e in stato di degrado  •) l’organo della Chiesa di San Giovanni Battista, ristrutturato con l’impegno di tutte le ultime Amministrazioni e abbandonato a se stesso (potremmo allungare molto l’elenco…..)

Tutto questo è successo per responsabilità del Primo Cittadino e le sue interferenze, che hanno legato le mani alla Giunta, bravissimo a prendersi i meriti, lasciando agli altri solo le colpe.   

Questi elencati sono solo alcuni dei problemi e contrasti che abbiamo dovuto affrontare in questa legislatura, portata avanti a denti stretti, per il bene del paese, per oltre tre anni.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, portando il nostro gruppo Democratici per Orani ad uscire dalla maggioranza, è arrivata con le lettere che il Sindaco Pinna ha indirizzato a Chiaretta Nivola.

Noi non condividiamo né il modo né il contenuto degli scritti, dove siamo coinvolti senza consultazione, e che non sono scritte d’impulso, come se l’impulso poi giustificasse tutto.

Lettere che non possono essere definite ‘’private’’ visto che sono firmate dal ‘’Sindaco Franco Pinna’’, che minaccia l’uscita del Comune di Orani dal C.D.A della Fondazione Nivola, si lamenta di non essere stato ringraziato dalla Famiglia di Costantino Nivola, e di non aver chiesto nulla in cambio del lavoro fatto (ma cosa dovrebbe chiedere un Sindaco se non l’onore di portare avanti un progetto importante come quello del Museo Nivola?).

Una menzione a parte per la recente faccenda del Parco Eolico, presentato dalla Società Gamesa.

Per informare la popolazione del progetto era stata fissata un’assemblea per le ore 16.00 del 27.02.14 (giovedì grasso!) senza nessuna forma di pubblicità oltre la pubblicazione nell’Albo Pretorio. Su nostra sollecitazione, con lettera protocollata, si è provveduto a modificare data e orario, per poter dare il giusto risalto a un progetto e a decisioni, che coinvolgendo il futuro di tutti gli Oranesi e del loro territorio devono essere prese con il consenso democratico della Popolazione. Come mai dei documenti tanto importanti per il futuro di tutta la popolazione possono essere stati sottovalutati in questo modo?

Il Sindaco ci accusa di avergli chiuso le porte in faccia e rifiutato il dialogo. In realtà mentre noi presentavamo la mozione di sfiducia, chiedendo di azzerare tutto per poter discutere, la ‘’maggioranza’’ decideva di andare avanti lo stesso, pur sapendo di non aver i numeri per poter governare.  

Abbiamo partecipato a diversi incontri, anche un direttivo PD ad Orani, con i Segretari del Circolo Comunale e Provinciale, in cui si sono ammorbiditi i toni e deciso di non convocare a breve nessuna assemblea. Ciononostante il Sindaco a sorpresa convoca un’assemblea per gli iscritti al PD ed i simpatizzanti la sera del primo luglio, per il pomeriggio successivo.

Gli intervenuti (pochi per la verità) hanno modo di sentire una sola campana.  

Condividiamo con gli iscritti al PD la necessità di incontri più frequenti con gli eletti: il confronto continuo con la base avrebbe portato a soluzioni più ponderate, valutando serenamente gli errori, assumendosi qualche colpa, non avrebbe esasperato gli animi e portato alla rottura.

Rispondendo all’accusa di aver bloccato il Comune con la nostra mozione di sfiducia, precisiamo:

- I Cantieri Comunali potevano partire già dal 2013 , come negli altri paesi;

- Per finanziare le associazioni basterebbero delle delibere di giunta, magari in dodicesimi (invece di aspettare usandola come arma contro di noi);

- I contributi per la Lingua Blu saranno liquidati lo stesso, magari dal Commissario Comunale, che provvederà a liquidare gli indennizzi (a chi giova istigarci contro i Pastori, ai quali si è vicini solo in campagna elettorale o durante una crisi?);

- I finanziamenti per la ristrutturazione della Scuola non andranno persi, in quanto devono essere impegnati entro dicembre 2015. Farà quindi ben in tempo chi ci succederà ad avviare i lavori l’estate prossima, mentre i locali saranno chiusi;

- Il Cimitero, i cui problemi sono all’ordine del giorno da quattro anni e sui quali non si è mai voluto provvedere, è all’improvviso diventato di vitale importanza, e usato come argomento di convincimento per i meno informati e/o i più coinvolti emotivamente;

- I fondi dell’inopportuno avanzo di bilancio, sicuramente saranno spesi meglio dalla prossima Amministrazione…

Questi, e non motivi personali, sono i veri motivi del disaccordo e della crisi Comunale.

Caro Sindaco è vero come dici che saremo anche degli inesperti, non tutti abbiamo alle spalle 14 anni di amministrazione e incarichi politici, quando ci siamo candidati credevamo davvero di mettere tutte le nostre energie al servizio del paese. La Vostra esperienza doveva servire a guidarci, non ad ostacolarci/frenarci/impedirci di fare e di crescere.

Devi riconoscere però che siamo di fronte a una novità assoluta: abbiamo resistito a tutti gli attacchi, a tutte le pressioni, ci assumiamo le nostre responsabilità, difendiamo a testa alta i nostri atti e le nostre scelte con l’onestà, lealtà e dignità che ci ha sempre contraddistinti.

L’Amministrazione Comunale sicuramente doveva terminare il suo mandato alla scadenza naturale, ma per le ragioni esposte per noi non era più possibile andare avanti.

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