E' un nuovo record quello toccato quest'anno dalla tassa sui rifiuti. Mai nella storia di questa città, infatti, si era pagato tanto. Molti nuoresi, in questi giorni, stanno ricevendo gli avvisi di pagamento e mentre sindaco e vicesindaco sono occupati a parlare dei numeri record della Sagra del Redentore, i nuoresi sono alle prese col record, sicuramente meno gradito, della tassazione sui rifiuti.
Il Piano Finanziario, approvato all'unanimità dalla giunta e a maggioranza dal Consiglio (hanno votato contro solo i consiglieri di opposizione) prevede, per il 2014, nuovi aumenti per altri 400.000 euro. In tutto, ai nuoresi, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti quest'anno costerà quasi otto milioni di euro.
La rabbia dei cittadini è del tutto giustificata. Quando fu introdotta la raccolta differenziata la promessa era che, attraverso quel sistema, si sarebbe pagato meno. Non è stato così. Ogni anno il costo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti è salito. Basterebbe guardare i dati degli anni scorsi per avere un'idea degli aumenti decisi dalla giunta Bianchi e dal PD.
Nel 2011 si pagava un tributo pari a 5.748.595,84 euro. Oggi, quello stesso tributo è salito a 7.947.434,73 euro. Circa 2.200.000 euro in più. Un aumento quasi del 40%. Se nel 2012 un negozio di ortofrutta, una pescheria o un negozio di fiori pagava 4,55 euro a metro quadro, quest'anno pagherà 27, 13 euro. Cinque volte tanto! Le cose non vanno meglio per bar, ristoranti o pizzerie con aumenti che vanno dal 250 al 350 per cento rispetto al 2012.
A cosa sono dovuti gli incrementi record? Intanto al costo delle proroghe del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e ai ritardi nella pubblicazione del bando. Poi ad alcune voci di costo, schizzate letteralmente alle stelle, come lo spazzamento delle strade che è passato da 730.552,83 euro a 1.675.905 euro e 87 centesimi. Per non parlare degli altri costi che impropriamente vengono addebitati ai cittadini.
Quest'anno il costo degli aumenti è stato scaricato soprattutto sulle utenze domestiche, sulle famiglie insomma. Basta confrontare gli importi 2014 con quelli degli anni passati per rendersi conto del salasso.
I prossimi mesi saranno durissimi. Entro l'anno bisognerà pagare, oltre agli acconti TARI, il saldo TARES (cioè il saldo della tassa sui rifiuti dello scorso anno), la TASI e l'IMU. Negli ultimi anni PD e compagni hanno portato la tassazione a livelli mai raggiunti prima e la condizione che vivono famiglie e imprese è sempre di maggiore difficoltà.
L'insofferenza verso un'amministrazione comunale che ogni anno chiede ai suoi cittadini più soldi senza offrire servizi migliori è legittima. Si è arrivati al limite. Famiglie e imprese non ce la fanno, strangolate come sono dal fisco, da Equitalia e anche dal Comune.
Eppure la tassa sui rifiuti potrebbe essere ridotta. Basterebbe tagliare alcuni costi che vengono conteggiati impropriamente e aumentare i ricavi della differenziata. Non è infatti accettabile che gli sforzi dei nuoresi per dividere la plastica dal vetro o il secco dall'umido portino entrate solo per 100.000 euro. C'è qualcosa che non va!
Se il costo del servizio è salito e la raccolta differenziata non ha portato benefici tangibili la colpa è di chi ha governato la città in questi anni. Se vogliamo che qualcosa cambi dobbiamo avere la forza di mandare a casa chi occupa quelle poltrone da vent'anni perché fino a che ci saranno loro le cose andranno così.