Il day after è fatto di discussione. La manifestazione di ieri del movimento pastori si è rivelata un flop rispetto agli annunci fatti da Felice Floris che aveva parlato di 10 mila pastori a Cagliari. Alla fine si è dovuto accontentare di soli 700 manifestanti e dell’incontro con il capo di gabinetto del Presidente.
Sulla rete già da ieri pomeriggio qualcuno ha condiviso ironicamente delle foto in cui emerge il numero esiguo di manifestanti. Anche il quotidiano l’Unione sarda oggi pubblica in prima pagina questa vignetta sarcastica.
Lo stesso leader Felice Floris durante la manifestazione ha ammesso: “mi aspettavo il quadruplo dei pastori”. In effetti quelli da lui annunciati (10 mila) sarebbero dovuti essere quindici volte tanto rispetto ai realmente presenti (700).
E proporzionalmente ai numeri il leader originario di Desulo si è dovuto accontentare anche dei risultati. Aveva rifiutato l’incontro di sabato prossimo con la Giunta, in particolare di incontrare l’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi, della quale chiedeva le dimissioni, da ieri lo stesso incontro è divenuto il risultato della manifestazione.
“Dovevano essere 10 mila, anzi 5 mila per poi forse 3 mila ed alla fine erano 300 anime varie. Per cosa poi? Per avere un incontro con il Presidente Pigliaru che dopo tutto era già fissato per il 27 settembre prossimo” è uno dei post pubblicati ieri. E ancora. “Alla fine, tutto il can can e le spese con poliziotti ed elicotteri è servito solo per avere la conferma dal capo di gabinetto del Presidente che sabato Floris sarebbe stato ricevuto dall’assessore all’Agricoltura e da Pigliaru. Sarebbe bastata una telefonata”.
I movimentisti blu si difendono. “E’ stata una bella manifestazione. Volevamo il dialogo e l’abbiamo ottenuto”. “Non accettiamo il gioco dei numeri – ha risposto ieri Floris all’agenzia economica Charta Bianca -. Sappiamo che i pastori ci sono e ci saranno. La mobilitazione è appena iniziata”. In quanto all’incontro già fissato per sabato ha risposto: “Pigliaru non ci aveva garantito la sua presenza, oggi ci ha assicurato che ci sarà”.
Altri pastori si interrogano sul motivo del flop. “Forse non è stato capito il motivo della manifestazione” scrive Daria Inzaina sul gruppo facebook Agricoltura e il suo futuro, la crisi del latte. O forse, risponde Giovanni Nonne “non credono più nel Mps”.
Il leader dei Rossomori Gesuino Muledda, sponsor dell’assessore Falchi, nello stesso gruppo facebook presenta il conto al Movimento. “Se per ottenere un incontro con Assessore, già fissato abbondantemente per tempo, si minaccia prima di portare 10000 pastori e poi si arriva con 400 e lo si propone come risultato della manifestazione vuol dire che le cose sono messe male”. E poi rincara l’accusa: “due obiettivi sono stati alla base della manifestazione e del movimento partito verso la fine di luglio: le dimissioni dell’assessore dell’Agricoltura, la messa in discussione della rappresentanza degli interessi dei lavoratori della campagna da parte delle Associazioni di categoria. Per questo il movimento doveva dimostrare di poter portare i 10000 a Cagliari. Il risultato è chiaro. I rapporti di forza nelle campagne e la forza della rappresentanza non sta dalla parte di MPS. L’assessora e le associazioni continuano a fare assemblee con centinaia di presenti. Era chiaro dal numero dei partecipanti alle assemblee di MPS ,questa volta poche, che la sfida sarebbe andata in questa maniera”.