Efisio Arbau: "a Confindustria e sindacati ho chiesto di parlare di cose concrete spegnendo i riflettori e invitando le altre sigle sociali: non mi hanno mai risposto"

16/11/2014
Territorio
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Il consigliere regionale de La Base Efisio Arbau, non ci sta’ ad essere inserito nel qualunquistico calderone “dei politici assenti, tutti uguali e fannulloni” come stanno dicendo in questi giorni le sigle sindacati provinciali e la Confindustria della Sardegna centrale. Slogan, inflazionato e buono per tutte le occasioni soprattutto per chi ha un passato e un presente da farsi perdonare.

Per questo pubblica la e-mail inviata a maggio ai segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil e al presidente della Confindustria, immediatamente dopo un incontro da loro promosso nella sede degli industriali nuoresi per presentare ai consiglieri regionali del nuorese un piano di sviluppo territoriale.
Siccome l’intenzione della lettera era costruttivo, dunque privo di ipocrisia, Arbau ha sollevato alcune osservazioni e critiche al metodo e alla sostanza della proposta e non l’ha resa pubblica.     

“Dal mese di maggio – sostiene Arbau - ho dato la mia disponibilità a discutere (sul serio) dei problemi del nostro territorio anche con Sindacati e Confindustria. L'unica condizione era di spegnere i riflettori coinvolgendo tutti gli attori istituzionali e sociali (agricoli, commercio ecc.) e, soprattutto, la discussione dettagliata di singole e precise azioni, per evitare il solito gioco ad "aprire tavoli" general-generici che non portano da nessuna parte o peggio a preservare il sistema fallimentare che attualmente conosciamo nella nostra provincia”.

“Dopo l'invio della lettera (sotto l’abbiamo pubblicata integrale ndr) - svela a distanza di 6 mesi Arbau, oggi accusato da sindacati e Confindustria insieme ai suoi colleghi consiglieri regionali eletti nella provincia di Nuoro di essere assente alle loro iniziative - non sono stato più convocato e neanche informato delle iniziative di Confindustria e Sindacati. Detto questo – conclude - continuo a fare il mio dovere in Consiglio regionale e sono, naturalmente, sempre disponibile a partecipare a qualsiasi incontro che serva alla nostra comunità”.


Il testo dell'e-mail

Nel scusarmi per non aver potuto attendere il termine dell'incontro, stante un concomitante impegno assunto precedentemente, con l'occasione voglio fare qualche riflessione sulla proposta.
Vi dico con brutalità le mie impressioni perchè credo alla vostra iniziativa. Pertanto, non vi nascondo la brutta sensazione che ieri ho avuto della solita iniziativa di stampo politico-sindacale con l'unico obbiettivo di sfociare in una manifestazione pubblica.
Non mi è piaciuto per niente che ci fosse la stampa all'incontro e che la proposta sia talmente generica che può essere sottoscritta da tutti. Peraltro, non parteciperò a nessuna altra riunione alla quale non siano invitate le altre parti sociali: agricoli, commercio etc..
Detto questo, credo nella vostra totale buona fede e nella buona intenzione di portare risultati per la nostra comunità.
Sono pronto (senza riflettori), pertanto, a discutere assieme i dettagli delle proposte. Credo che sia utile organizzare riunioni operative alle quali ognuno di noi parteciperà direttamente o con un proprio delegato.
Non sono d'accordo a rivendicare genericamente un'attenzione al nostro territorio perché questo danneggerebbe le singole iniziative che umilmente sto cercando di portare avanti.
Nel ringraziarvi per l'iniziativa, vi saluto calorosamente.
Efisio

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