Efisio Arbau al Consiglio Comunale allargato su Ottana Polimeri:"Occorre affrontare immediatamente il problema con la proposta di soluzioni concrete"

Giulia Serra
10/12/2014
Attualità
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 OTTANA. Si è tenuto ieri sera l'atteso consiglio straordinario che ha riunito i Consigli Comunali di Ottana, Bolotana e Noragugume per parlare della complessa ed ormai nota situazione della società Ottana Polimeri.
Poca la partecipazione all'incontro, sia da parte degli operai, presenti ma in numero ridotto, sia dei semplici cittadini e soprattutto dei rappresentanti politici del territorio: a rispondere all'invito è stato infatti solo in Consigliere Regionale de La Base Efisio Arbau.
Tra il pubblico anche Paolo Clivati, Amministratore Delegato di Ottana Polimeri.
Presenza forte la sua, che ha probabilmente determinato un clima di “sospensione”, di “equilibrismi indotti”: l'assemblea sostanzialmente ed incredibilmente non è entrata nel merito della questione, nonostante l'incontro avesse proprio quella finalità.
Piuttosto che affrontare il tema “Ottana Polimeri”, le ragioni del blocco produttivo, i problemi dell'impianto, le intenzioni della società, quasi tutti gli interventi si sono incanalati verso una critica verso il Governo Regionale, accusato di essere assente, lontano e disinteressato di fronte alla gravissima crisi che schiaccia oramai da anni il Centro Sardegna e che non pare arginarsi.
Ad ascoltare con attenzione in sala Efisio Arbau, chiamato più volte in causa nei vari interventi, sollecitato a farsi carico del grido di dolore di un territorio per portarlo nella sede della politica regionale.
E Arbau risponde, invitando il consiglio allargato a produrre un documento unitario e ad inviarlo in Regione in tempi brevissimi, affinché in quella sede ci si occupi finalmente del Nuorese.
“Della solidarietà della politica i lavoratori non se ne fanno niente. Ci vogliono risposte. L'ipotesi prospettata dall'imprenditore nell'ultimo incontro regionale, che prevede la produzione di Bio Polimero, pare interessante. Dobbiamo discutere di un piano per le infrastrutture da 600 Milioni: vanno quindi individuati i problemi che possono realmente essere risolti, senza prenderci in giro cercando di inseguire quelli impossibili.  Quando parliamo di impresa bisogna parlare di imprenditori. Ognuno deve fare la sua parte”.
Clivati è ancora in sala, ascolta, ci si aspetta un suo intervento ovviamente, perché la politica può dare risposte, ma solo se ci sono le domande. Di cosa ha bisogno, per esempio, l'impianto di Ottana Polimeri per ripartire?
L'unico a fare una domanda diretta all'imprenditore milanese è un consigliere del Comune di Ottana, Riccardo Spanu, che senza giri di parole dice: “ visto che tra il pubblico c'è Paolo Clivati, potremo chiedere direttamente a lui se esiste un piano industriale”.
Invito che resta inascoltato e che nessuno raccoglie.
Un vero paradosso: si crea l'occasione per discutere dei problemi di una Società in crisi, e poi non lo si fa.
Clivati va via ad assemblea ancora in corso senza proferire parola.
Poco prima si era detto disponibile a rispondere ad alcune nostre domande (speriamo di poter recuperare in altra sede).
Così, alla fine, l'imprenditore non risponde, la politica non approfondisce e si rifugia nel generale, gli operai si guardano attorno sempre più sfiduciati e con sempre meno speranze.

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