OLZAI. Gli operai bloccano l'ingresso dei dipendenti dell'ente foreste oranesi

A cura della redazione
08/01/2015
Attualità
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Disoccupazione, mancate stabilizzazioni da parte dell’ente foreste e cantieri che non partono. Queste le motivazioni che ieri mattina hanno portato un gruppo di operai di Olzai ad opporsi all’ingresso in un’area di pertinenza del loro Comune, di alcuni operai di Orani, dipendenti stabili dell’ente foreste della Sardegna. Da una parte gli olzaesi che denunciano la grave situazione economico-sociale derivante dalla mancata attivazione di cantieri per la salvaguardia dei terreni all’interno del proprio territorio comunale, e quindi il loro mancato impiego e la conseguente disoccupazione.

Dall’altra gli oranesi, sballottati invece da un cantiere all’altro per tutto il nuorese ma non impiegati a Orani. Il Comune del paese di Nivola, ora amministrato dal Commissario, porta avanti da tempo un contenzioso con la Regione sulla destinazione dei terreni del territorio comunale, gravati secondo la Regione da usi civici, con la conseguenza che al loro interno non è ancora possibile attivare cantieri forestali. Per questo motivo i lavoratori oranesi sono costretti a un pellegrinaggio continuo per i cantieri di tutta la Sardegna, dove però spesso e volentieri incontrano l’opposizione ferma degli operai locali che rivendicano il diritto a lavorare nei terreni di loro appartenenza.

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