Coldiretti: “sul credito agricolo stiamo ancora aspettando la Regione”

Ufficio stampa Coldiretti
28/01/2015
Attualità
Condividi su:

Bene il fondo rischi istituito ieri dalla Giunta regionale ma l’agricoltura sta ancora aspettando le azioni più volte richieste per la ristrutturazione del debito e per gli interventi di microcredito finora solo annunciati.

L’indebitamento delle aziende e della cooperazione agricola è, infatti, un problema reale al quale occorre che la politica dia risposte. Secondo il presidente regionale della Coldiretti Battista Cualbu “è necessario che la Regione, la Sfirs e le Banche individuino un percorso concreto per realizzare un piano di ristrutturazione e riposizionamento del debito che faccia ripartire l’agricoltura consentendole di agganciarsi alla locomotiva dell’agroalimentare. Cosi come è importantissimo estendere al settore lo strumento del microcredito, proposto già dalla scorsa legislatura ma ancora inattuato, e per il quale di recente è arrivato l’ok di Bruxelles”. Dunque aggiunge “se per la Regione l’agricoltura è importante lo deve dimostrare con i fatti inserendo le risorse nei capitoli del credito”.

“Il riposizionamento del debito – spiega il vicepresidente regionale della Coldiretti Efisio Perra - è fondamentale per liberare le aziende agricole e pastorali dai pesi del passato: ricordiamoci che la vecchia provincia di Cagliari è il territorio con più ‘debito incagliato ed in sofferenza’ d’Italia dopo la Provincia di Latina, rappresentando oltre il 60% del dato regionale”.

Stiamo parlando di un settore che ha sete di liquidità in quanto deve confrontarsi quotidianamente con fattori incontrollabili, come le condizioni metereologiche, decisivi per la riuscita dei propri raccolti. Per questo servono interventi ad hoc per delle aziende che nonostante tutto si sono sempre dimostrate affidabili.

Agire sul tema del credito in agricoltura è indispensabile per rimediare ai danni creati dalla Legge 44/88 e da politiche di investimento e creditizie  poco attente alle esigenze reali delle imprese agricole, della cui responsabilità Regione e banche non possono certo tirarsi fuori.

“Adesso servono solo fatti concreti – conclude il vicepresidente regionale -. In mancanza di riscontri immediati saremo costretti a scrivere al rappresentante del Governo, il Prefetto, per fargli presente questa situazione pesante che sta condizionando e fermando l’agricoltura sarda”.

Sotto le tabelle con l’indebitamento dell’agricoltura sarda.

L’indebitamento dell’agricoltura in Sardegna nei confronto delle banche è stimato in circa 800milioni di euro (dati 2010).

L’esposizione debitoria aziendale è maggiore nelle aree di pianura, irrigue, dove sono stati effettuati maggiori investimenti, in particolare nel settore serricolo (39%), florovivaistico (19%) e della Cooperazione per la trasformazione dei prodotti agricoli (14%).

 

Leggi altre notizie su labarbagia.net
Condividi su: