Una sala affollata e attenta ha ascoltato in silenzio le parole di Giorgio Vargiu, Presidente di Adiconsum Sardegna; dure a tratti, paradossali in certi esempi pratici, ma sempre lucide e chiare. Parole che hanno descritto nel dettaglio, l’incredibile realtà della gestione di Abbanoa, vista da chi, da anni ne denuncia la cattiva gestione, nell’estremo tentativo, parole del Vargiu “…di voler salvare Abbanoa, perché noi siamo per il gestore unico”.
L’amministrazione comunale di Sarule, guidata da Mariangela Barca, ha voluto riunire la popolazione in assemblea Pubblica per chiarire gli aspetti della spinosa questione relativa ai depositi cauzionali, conguagli retroattivi e bollette “pazze”, perché sensibile ed attenta alle numerose e sempre crescenti lamentele dei cittadini.
L’Assessore all’Ambiente Maurizio Sirca, nel discorso di apertura, ha ricostruito la cronistoria della gestione del servizio idrico del Comune di Sarule, dai tempi del Govossai sino all’attuale Abbanoa; dettagli tecnici sullo stato attuale degli impianti e delle fonti, e il resoconto amministrativo-fiscale, tutt’ora oggetto di contenzioso con l’attuale gestore: una fattura da 108.000,00 € che farebbe riferimento a debiti insoluti a partire dal 1985!!
Un’assemblea interessantissima e partecipata quindi, che non si è risparmiata nelle svariate domande alle quali, il Presidente di Adiconsum Sardegna, ha risposto prontamente corredando il tutto con dati certi e “prove provate”. Nei numerosi interventi anche il Parroco di Sarule Don Roberto Carta, che già perora la causa contro i depositi cauzionali delle Parrocchie, e il Sindaco di Olzai Tonino Ladu, che ha raccontato i pro e contro dell’esperienza della gestione comunale diretta del servizio idrico (in quanto unico Comune in Barbagia dei 28 totali in Sardegna).
La chiusura dell’assemblea con i saluti ed i ringraziamenti a chi, con il proprio contributo, ha chiarito aspetti e dettagli dell’ormai famigerata questione:”Abbanoa, un servizio o un problema?”
L’impegno dell’Amministrazione comunale è quello di dare il massimo supporto, con tutta la modulistica per andare in autotutela, ai cittadini che hanno ricevuto e ancora riceveranno i pagamenti richiesti da Abbanoa; il consiglio è, in accordo con Adiconsum di sospendere momentaneamente i pagamenti, in attesa dell’unico positivo riscontro che tutti attendono: una fatturazione chiara, scadenzata, corrispondente al reale consumo e un servizio decoroso e tempestivo nella gestione del bene più prezioso di tutti.