Nuovo Isee e disabili : Stop dal Tar del Lazio

Francesco Mattana
02/03/2015
Economia
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Caos per la compilazione del nuovo Isee e numerose segnalazioni ci giungono da parte di cittadini un disorientamento generale da parte di molte famiglie ma anche degli altri attori coinvolti: Caf, enti locali, sportelli informativi, associazioni.

Il nuovo Isee predisposto dal Governo difatti oltre ad essere partito in ritardo a causa delle mancate convenzioni tra le parti sociali e centri autorizzati ha subito ulteriormente un nuovo importante Stop ed è quello del Tar del Lazio che Con tre diverse Sentenze di pari tono (n. 2454/2015, 2458/2015 e 2459/2015), esso ha parzialmente rivisto l’impianto di calcolo dell’Indicatore della Situazione Reddituale, utile per il computo dell’ISEE.

Ciò riguarda soprattutto i nuclei in cui sono presenti persone con disabilità. Inoltre con le proprie Sentenze il TAR annulla il DPCM 159/2013 (che regolamenta l’ISEE) nella parte in cui prevede un incremento delle franchigie per i soli minorenni (art. 4, lettera d, n. 1, 2, 3).

È fuor di dubbio che il sistema generale (informatico e di calcolo) non si sia adeguato alle Sentenze. Al contempo ci chiediamo se il mero adeguamento sia negli intenti del Governo e, in particolare, del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.”


Rispetto ai tre Ricorsi (su Roma) contro il nuovo ISEE si ricorda che:

1 – Le sentenze hanno valore immediato e cogente in tutta Italia

2 – Se anche i Caf non dovessero esserne a conoscenza, e dovessero presentare problemi all’utenza, portate con voi le sentenze ed esibitele.

Se si rifiutano di elaborare la DSU sono nel lecito, possono farlo. Cosa diversa è se vogliono compilare con le provvidenze incluse. Questo è un illecito la giusta minaccia da fare è: “questo mi escluderà da servizi essenziali quindi non mi limiterò a denunciare ma chiederò i danni subiti!”

3 – In caso il governo facesse ricorso amministrativo contro le sentenze  valgono fino a che il Consiglio di Stato non ha emesso un nuovo giudizio.

4 – E’ nella facoltà del governo chiedere anche la sospensione delle sentenze. Qualora il governo dovesse chiedere la sospensione delle sentenze,  quest’ultime non hanno più effetto e si torna indietro come se non fossero mai state emesse.

5 – Nel caso in cui il ricorso del governo venisse accolto dal Consiglio di Stato esistono altre tribunali a cui appellarsi: la Corte Costituzionale e la Corte di Giustizia Europea hanno giurisdizione in questo ambito.

6 – I tre ricorsi sono distinti, ma l’obiettivo e’ comune, lo sforzo è di tutte le persone con disabilità e famiglie che si sono messe in gioco senza timore. Da notare che anche le tre sentenze sono simili e che l’impegno di pochi ha permesso di raggiungere risultati per tutti e questo dovrebbe insegnare molto per il futuro.

7 – Tali sentenze valgono per tutta Italia, non solo per il Lazio.

Ecco qui le sentenze:
Sentenza 02454  del 2015
Sentenza 02458  del 2015
Sentenza 02459 del  2015

 

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