Coldiretti. 1/3 dei bambini è in sovrappeso. Investiamo sulla sana alimentazione e promuoviamo le nostre eccellenze agroalimentari

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna
04/03/2015
Comunicati Stampa
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In Italia quasi 1/3 dei bambini (30,8 per cento) sono obesi o in sovrappeso. E’ quanto emerge da analisi della Coldiretti in occasione della presentazione del "Piano nazionale  educazione alimentare scolastico" promosso da Alleanza contro la fame e la malnutrizione in Italia.

“La popolazione totale dei bambini senza una alimentazione adeguata - sottolinea la Coldiretti - è concentrata in prevalenza nell’Italia meridionale (149.002, pari al 35 per cento del numero complessivo di minori tra i 0 e i 5 anni bisognosi di aiuto) e nell’Italia Settentrionale (129.420 unità, pari al 30 per cento), sulla base della relazione sul 'Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti 2013 dell’Agea”.

Al contrario i bambini in sovrappeso sono il 20,9 per cento mentre quelli obesi sono il 9,8 per cento sulla base del campione di età compresa tra gli 8 e 9 anni nelle scuole primarie dell’indagine “Okkio alla Salute” promossa dal ministero della Salute. Si registra tuttavia una debole tendenza positiva, con la riduzione del 5,2 per cento in Italia del numero di bambini obesi o in sovrappeso dall’inizio della crisi (2008).

“Un dato allarmante e sconosciuto ai più – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Siamo soliti pensare che il problema della cattiva alimentazione e dei bambini obesi riguardi l’America, ma ci sbagliamo. Purtroppo è un problema anche nostro, essendo l’Italia, in Europa, seconda solo alla Grecia. A pesare sono le cattive abitudini con l'8 per cento dei bambini che salta la prima colazione e il 31 per cento che la fa non adeguata, ma anche con il 41 per cento che assume abitualmente bevande zuccherate e gassate, mentre solo il 25 per ceno dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura”.

La Coldiretti è impegnata nel progetto "Educazione alla Campagna Amica" che coinvolge oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia che partecipano ad oltre tremila lezioni in programma nelle fattorie didattiche e agli oltre cinquemila laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe.

“L'obiettivo - conclude Battista Cualbu - è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno. Molto dovrebbe fare in questo campo la politica, promuovendo contemporaneamente corsi per la sana alimentazione e per le nostre eccellenze agroalimentari che ancora sono assenti nelle mense pubbliche, a cominciare da quelle scolastiche”.

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