Cosi rilanciamo i comuni della montagna: "burocrazia zero, industria del bosco, sgravi fiscali e premialità"

la proposta di legge di Sardegna vera

a cura della redazione
12/05/2015
Territorio
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Taglio della burocrazia, industria del bosco, sgravi fiscali, incentivi e premialità. Sono alcune le idee per rilanciare i Comuni della montagna contenute nella proposta di legge presentata dal consigliere regionale di Sardegna vera Efisio Arbau insieme ai tre colleghi di gruppo, Gaetano Ledda, Michele Azara e Raimondo Perra.

“I Comuni montani della Sardegna sono comunità che tutelano e preservano l'identità della nostra nazione, sono custodi dei più estesi polmoni verdi d'Europa e curano i territori dove sorge l'acqua che tutta la comunità regionale utilizza per il proprio fabbisogno – è il pensiero di Efisio Arbau che continua -. Stiamo parlando di piccole e piccolissime comunità che vivono inerpicate nelle montagne della nostra isola. Sono il nostro cuore e senza di loro si può dire che la Sardegna non esisterebbe così come la conosciamo”.

Queste comunità, tuttavia, sono a rischio di estinzione per cause molteplici e di difficile risoluzione. “Di difficile soluzione ma affrontabili da componenti di un Consiglio regionale che vivono nel mondo reale e sanno dove poter incidere positivamente” secondo Arbau.

“Per questo – continua - abbiamo presentato una proposta di legge che, all'interno del perimetro delle competenze statutarie e dell'ordinamento giuridico in generale, disegni attorno a queste comunità un quadro normativo idoneo a favorire le persone e le imprese insediate nonché ad innalzare il livello della qualità dei servizi pubblici prestati a favore della popolazione di montagna”.

Ecco per titoli i titoli i principali interventi previsti:

Programmazione territoriale pluriennale che definisca i livelli essenziali dei servizi principali quali i trasporti, l'istruzione e la sanità. Una programmazione incardinata nell'ente territoriale montano, con risorse dedicate e la flessibilità dei programmi lasciata al livello locale.

Comuni montani a burocrazia zero. Si parte, in tutti i casi, da una sburocratizzazione quasi totale. Lo strumento è dato dall'istituto “giuridico-fiscale” delle cosiddette "zone a burocrazia zero" disciplinate dall'articolo 37, D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. La modalità attuativa è quella di individuare in tutti i Comuni montani della Sardegna le “zone a burocrazia zero”. I soggetti sperimentatori, le Unioni di Comuni Montani, individuano e rendono pubblici i casi in cui il rilascio delle autorizzazioni è sostituito da una mera comunicazione dell'interessato.

Consorzi per la gestione del patrimonio ambientale pubblico e privato. Attraverso Consorzi promossi dai Comuni Montani in convenzione con l'Ente Foreste, per coinvolgere privati ed i territori in stato di abbandono. L'idea di fondo è quella di attivare l'industria del bosco ma di farlo con la partecipazione di tutta la comunità e non come fatto sinora con la passiva (ma utilissima) azione dell'Ente Foreste. I fondi e le risorse sono quelle della programmazione comunitaria, troppe volte dispersa in mille microinterventi senza una programmazione alle spalle.

Piano marketing territoriale. La proposta prevede, dal punto di vista culturale ed identitario e quindi anche del marketing territoriale, la definizione del piano di gestione relativo al riconoscimento internazionale Unesco del pastoralismo, nella sua espressione del canto a tenore. Un piano che definisca le singole azioni da intraprendere per rafforzare l'identità delle comunità della montagna, le sue peculiari produzioni agricole ed artigianali, nonché la cooperazione tra le piccole e medie attività commerciali.

Incentivi economici e fiscali per i montanari. Infine, come strumento-rete di sostegno dell'attuale e drammatica condizione delle comunità di montagna, una serie di incentivi e premialità a finanza regionale che rafforzino l'intendimento di  voler vivere, lavorare e fare impresa nei Comuni montani della Sardegna. Dal bonus bebè, alla leva fiscale passando per l'energia ed i trasporti. Provvedimenti lasciati alla flessibile decisione di giunta ed all'accordo con i Comuni montani.

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