Massimo Columbu squalificato. Ottimi i giudizi sulla prestazione di Veleno II

Nel '92 Il Nicchio trascinò a terra Valdimontone. Ecco il video

a cura della redazione
03/07/2015
Attualità
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Domenica a Siena si inizia già a lavorare per il Palio dell’Assunta del 16 agosto. Ci sarà, infatti, l’estrazione delle Contrade di agosto.

Corsa alla quale non potrà partecipare Massimo Columbu, il fantino di Ollolai grande protagonista della corsa di giovedì.

Veleno II, infatti, ieri è stato messo fuori gioco da un provvedimento adottato in via d’urgenza. “Visto il rapporto dei Deputati della Festa consegnato in data odierna (ieri ndr) – ha scritto ieri il quotidiano online SienaFree.it - che evidenzia il contegno palesemente e gravemente scorretto tenuto dal fantino della Contrada del Valdimontone durante il primo giro del Palio di ieri , 2 luglio, contravvenendo all’articolo 67 del regolamento del Palio, ai sensi dell’articolo 100 dello stesso regolamento l’assessore delegato ha disposto d’urgenza la sospensione del fantino Massimo Columbu, detto Veleno II, dalla partecipazione al prossimo Palio del 16 agosto e alle relative prove".

Provvedimento, questo, che non ferma l’ordinario iter sanzionatorio.

Intanto continua il dibattito sulla sua prestazione, che ha varcato i confini nazionali. Il barbaricino nel bene e nel male è quello che ha fatto più discutere.

Le pagelle dei quotidiani senesi sulla sua prestazione sono stati lusinghieri. E sono anche quelli più attendibili perché arrivano da chi conosce il vero spirito del Palio e le regole scritte e non scritte che hanno reso famoso e affascinante la corsa di Piazza del Campo in tutto il mondo.

La prestazione di Massimo Columbu è stata definita da alcuni perfetta.

Per SienaFree.it il Killer è stato il migliore dopo il vincitore e gli attribuisce un bel 8. “Il suo compito – si legge - è quello di non far vincere la rivale e lui lo svolge, anche se in modo eclatante, alla perfezione. La gestione della mossa è un capolavoro di freddezza e lucidità. Si ritrova al secondo posto, ma spesso e volentieri va ad infastidire il Nicchio, beccandosi i richiami del mossiere. Tiene il cavallo rigirato verso i palchi e quando Turbine entra, Giovanni Atzeni va a sbatterci contro, cercando si infilarsi in una traiettoria bassa. All'altezza della fonte riesce ad affiancare la rivale, facendo cadere Tittia dopo averlo afferrato per il giubbetto. KILLER”.

Pollice alto anche per il profilo facebook Il Palio, dove emerge, che il Nicchio nel 1992 aveva tenuto lo stesso comportamento contro Valdimontone (come dimostrano le foto pubblicate da alcuni senesi e il video della corsa, vedi sotto).

Quando si soffermano sul fantino di Ollolai gli amministratori del profilo Il Palio scrivono: “ci ha sorpresi fin dall’inizio. Non è facile tornare a correre in Piazza dopo nove anni. Veleno si è presentato in grande forma fisica e mentale. Super concentrato fin dalle prove dove si è concentrato sopratutto a studiare l’avversario e il proprio cavallo. Poi alla mossa nonostante le giuste ed inevitabili pressioni del Mossiere non ha mai perso il controllo facendosi trovare pronto per contrastare con un bel blocco l’accoppiata del Nicchio facendola partire attardata, quindi l’ha immediatamente inseguita e davanti alla Fonte allungandosi sul collo di Porto Alabe ha arpionato per il corpetto il fantino del Nicchio trascinandoselo sulle gambe come i guerrieri afghani fanno con le capre durante il tradizionale Buskashì. Termina il suo lavoro mollando il Tittia nei pressi della birreria senza staccarsi per un attimo da cavallo. Prosegue la sua corsa nelle retrovie insieme ad Oppio e la Pantera. Questa la cronaca dei fatti. Tutto questo sarà per molto tempo argomento di accanite discussioni. Situazioni del genere non sono belle da subirsi ma crediamo fortemente che rientrino nel vero Palio che contempla la giostra e rende spettacolare ogni corsa. Forse è un Palio che scivola sempre di più nei ricordi ed è vero che da molto tempo non si vedeva. Per quanto ci riguarda Massimo Columbu ha reso onore a quella festa e al giubbetto della propria Contrada… a differenza di osannati colleghi”.

 

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