Coldiretti: "l'assessore all'Agricoltura è inadeguata, ignora anche il lavoro dei suoi uffici"

a cura della redazione
20/08/2015
Attualità
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Coldiretti torna sull’argomento refresh è chiarisce la sua posizione dopo la risposta dell’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi che ha accusato l’associazione agricola guidata da Battista Cualbu, di dare notizie fuorvianti perché “la Regione non ha competenza diretta nella gestione di tali pratiche che sono seguite esclusivamente dall’Organismo pagatore nazionale (Agea) e dai Centri di assistenza agricola (Caa)”.

L’esponente della Giunta Pigliaru ha anche detto che “qualche associazione di categoria” deve spiegare “ai propri assistiti perché non ha predisposto, nei tempi dovuti, i ricorsi che avrebbero permesso di riesaminare le pratiche e probabilmente sanare, laddove possibile, le criticità”.

E ancora: “abbiamo da diversi mesi chiesto ai Caa di farci pervenire le pratiche bloccate, a oggi sono pervenute segnalazioni da alcuni Centri di assistenza, ma nessuna dai Caa Coldiretti”.

La conclusione dell’assessore Falchi è un duro attacco alla Coldiretti che accusa indirettamente di non aver adempiuto ai suoi doveri. Si rivolge, infatti, direttamente ai soci della più grande associazione agricola invitandoli (“chi si trovi a essere danneggiato dalle pratiche delle annualità 2011, 2012, 2013) a contattare “quanto prima gli uffici di Argea”.

L’accusa è rispedita al mittente dai vertici regionali della Coldiretti.

“Sul caso refresh – scrivono il presidente Battista Cualbu e il direttore Luca Saba - siamo al ridicolo. L’assessore all’Agricoltura continua ad aggirare l’ostacolo con l’unica politica finora attuata, quella dello scaricabarile, mentre continua a non dare alcuna risposta concreta. A questo punto ci viene difficile cogliere anche l’impegno visto che dalle continue risposte stizzite emerge che si è capito poco il ruolo e le competenze che si devono esercitare”.

“L’assessore dovrebbe sapere bene – dice il presidente regionale dell’associazione Battista Cualbu -  anche perché denunciammo il problema già a ottobre, quando lei lo ha banalizzato sottovalutandolo, che  tutte le istanze di Coldiretti del periodo in questione sono state presentate all'ufficio competente di Argea-Agea, dunque, molti mesi prima della tardiva ed assolutamente inutile sua richiesta”.

“Tuttavia ci preoccupiamo ancora di più – continua il presidente - perché tutto questo agitarsi dell’Assessore denuncia ancora una volta un grave difetto di comunicazione con gli uffici e la sua assoluta inadeguatezza. Continua a scaricare il barile seguendo maldestramente profili tecnici non di sua competenza ed ignora completamente il suo ruolo politico che ad oggi non ha sortito sul caso nessun effetto, essendosi solamente accodata all'appuntamento che il presidente Pigliaru ha avuto con il ministro Martina dopo nostra sollecitazione”.

“Ricordiamo – aggiunge il direttore Luca Saba - che Coldiretti, già da novembre, aveva chiesto l'attivazione di un piano politico, l’unico necessario per risolvere il problema, ma mai è stato affrontato dalla dottoressa Falchi”.

“È molto grave – concludono Cualbu e Saba - che dopo un anno e mezzo ancora non si sia capito quale deve essere il ruolo dell'assessore, per questo auspichiamo un intervento immediato del Presidente Pigliaru”.
 

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