Sardegna isola dei primati grazie ai suoi prodotti agroalimentari: la sua popolazione è una delle più longeve e magre

Ma Coldiretti mette in guardia: “con la cattiva alimentazione a rischio la nostra salute. Mangiate sardo per mangiare sano”

a cura della redazione
13/10/2015
Attualità
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Le sane e giuste abitudini alimentari fanno la differenza per la salute delle persone e fanno vivere oltre cento anni. Lo dimostrano alcuni primati che vedono protagonista la Sardegna e che potrebbero essere ben presto persi proprio per la sostituzione delle vecchie diete e la mancanza di una giusta educazione alimentare.

La Sardegna è la seconda popolazione più longeva del mondo, dopo Okinawa, con 22 centenari su 100 mila abitanti. Caratteristica unica dell'isola è che maschi e femmine sono equamente rappresentanti tra gli ultracentenari, con un rapporto 1 a 2 rispetto a quello 1 a 6, sbilanciato a favore del sesso debole, del resto del mondo. Inoltre oltre il 30 per cento di loro sono perfetti mentalmente e fisicamente.

Sempre nel campo degli ultracentenari siamo la prima e sola regione al mondo che negli elenchi internazionali conta 6 super centenari (cioè che sono vissuti oltre i 110 anni).

Un altro primato, emerso in questi giorni da una analisi della Coldiretti su dati Istat diffusa in occasione dell’Obesity day dedicato al problema del sovrappeso e dell’obesità: è quello italiano di popolazione più magra d'Europa, con il 10 per cento dei cittadini obesi contro il 25 per cento degli inglesi, in testa alla classifica davanti a lussemburghesi (23%) e ungheresi (20%).

Entrambi i primati vanno ascritti per la Coldiretti agli effetti a lungo termine della dieta mediterranea.

Per i centenari sicuramente, come sostiene il professore Luca Deiana, ordinario di biochimica nell'Università di Sassari, nel video realizzato dall'Aras La Sardegna dei pastori: il paesaggio della longevità. “Se la caratteristica primaria per arrivare oltre cento anni è l'aspetto genetico – sostiene il professore - fondamentale è anche l'alimentazione. I nostri ultracentenari, provenendo per il 98 per cento dal mondo agropastorale, hanno seguito quella che noi abbiamo chiamato la dieta della longevità, fatta in particolare di latticini e dei suoi derivati. Una dieta, che contiene il 60 per cento di proteine (formaggio, fagioli in particolare). Abbiamo la conferma scientifica – afferma ancora Luca Deiana – che i prodotti sardi hanno favorito la longevità”.

Ma anche il primato di popolo più magro deriva dall'alimentazione ed in particolare dalla tipica dieta Mediterranea italiana fatta con pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito alla popolazione del Belpaese di conquistare fino ad ora il record della longevità con una vita media di 79,4 anni per gli uomini e di 84,5 per le donne, tra le più elevate al mondo.

Per il futuro, purtroppo, i dati non sono altrettanto incoraggianti e rischiamo di mettere a rischio i nostri primati.

Lo confermano i segnali poco incoraggianti legati agli stili alimentari sbagliati, soprattutto nelle giovani generazioni, con il 30,7 per cento di ragazzi italiani in eccesso di peso e di questi il 10 per cento è obeso secondo l’indagine okkio alla salute sui bambini della terza classe primaria nel 2014.

“Sono dati che devono far riflettere – spiega il direttore dell'organizzazione agricola sarda Luca Saba -. Come Coldiretti siamo impegnati a tutti i livelli per cercare di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti, per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno. Tra gli altri stiamo portando avanti nelle scuole il progetto educazione alla Campagna Amica che coinvolge oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia che partecipano ad oltre tremila lezioni in programma nelle fattorie didattiche e agli oltre cinquemila laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe”.

“Spesso la soluzione ai nostri problemi ci vengono dal passato e ce li abbiamo in casa nostra – è il commento del presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –. Come Coldiretti pensiamo si debba investire sulle nostre produzioni agricole che anche la scienza ci confermano siano uno degli elisir della lunga vita, a cominciare dalle mense scolastiche, ospedaliere. In questo modo oltre la salute, tuteliamo l'economia interna comprando i prodotti dei nostri agricoltori e l'ambiente consumando prodotti a km0”.

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