La lingua sarda e la caccia

a cura della redazione
21/11/2015
Attualità
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La lingua sarda protagonista nel weekend a Esterzili con racconti sulla caccia, illustrazioni dei toponimi del territorio ed esposizione delle parlate tipiche dei cacciatori tra Ogliastra, Sarcidano e Barbagia di Seulo. Importanti elementi identitari della zona e di gran parte dell’Isola. Sabato 21 novembre alle 17.30 nei locali della Biblioteca Comunale sarà presentato il convegno “Càrria dimò. Contos de Cassa e cassadores”. Il suggestivo appuntamento è organizzato dall’Ufìtziu de sa Limba sarda Sarcidanu-Barbagia de Seulu, dall’Istituto di studi e ricerche Camillo Bellieni di Sassari e dal Comune di Esterzili.

A porgere i saluti dell’amministrazione comunale sarà il sindaco Giovanna Melis. I lavori saranno introdotti dall’arzanese Ivan Marongiu, operatore linguistico, che proporrà un intervento inerente “Sa cassa comente “logu” de s’identidade”. A seguire Christian Loddo di Talana, che tratterà “Sa terminologia de is cassadores de Talana, Biddamanna e Orthullè”. Mauro Demuro leggerà invece un “Contu de cassa de Biddanoa ‘e Tulu”. Un’analisi del romanzo di Emilio Lussu “Il Cinghiale del Diavolo” sarà presentata da Michele Pinna, direttore scientifico del Bellieni. Quindi Laura Medda esporrà i contenuti de “Il cervo del Diavolo, Storie e leggende dalle Barbagie di Antonangelo Liori”. Spazio anche al ruolo femminile con l’esperienza di una donna cacciatrice, con Patrizia Moi e “Is fèminas de sa cassa”. Intervento finale di Pino Ledda per non dimenticare la memòria, con “Chirca istòricu demogràfica e identitària de sa comunidade de Seulu”. In conclusione sarà dato spazio agli interventi del pubblico e alle testimonianze e dei componenti delle società di caccia di Esterzili e Seulo.

Domenica invece l’incontro sulla lingua sarda dell’Istituto Bellieni si sposta a Isili, con un interessante convegno sull’importanza del bilinguismo.

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