Olzai punta sulle biodoversità, grazie alla amministrazione comunale e all'interesse di due olzaesi, Franco Noli e Massimiliano Moro, autori peraltro di un libretto dove sono raccolti i risultati di uno studio sulle varietà di pere antiche locali, portato avanti dai due. Obiettivo, ripristinare varietà fruttifere, con le quali valorizzare non solo un ambito, quello prettamente agricolo di sussitenza, ma anche le peculiarità di un territorio che fino a 50 anni fa, si reggeva economicamente grazie a un ambiente dalle caratteristiche climatiche uniche. E' nato quindi a Olzai un comitato che in collaborazione con Laore e i tecnici Ciriaco Loddo e Fabio Fancello, intende preservare e valorizzare le varietà di pere locali. "Ciò rappresenta un momento importante di condivisione della comunità sulle tematiche di salvaguardia delle nostre risorse non solo ambientali ma anche culturali e sociali. - spiega Ester Satta Sindaca di Olzai -. È un progetto che finalmente si concretizza anche grazie al prezioso lavoro di ricerca realizzato da Franco Noli e Massimiliano Moro sulle diverse tipologie di pere. Come amministrazione vogliamo investire in questa iniziativa perché siamo convinti che possa essere un'occasione non solo di conoscenza, conservazione e trasmissione della nostra storia, dei nostri saperi e sapori, ma anche un'opportunità in termini economici. Non è certo una strada semplice, ma crediamo che sia l'unica via percorribile se si vuole creare o pensare a un futuro per il nostro territorio". Nel gruppo che porterà avanti le iniziative necessarie per raggiungere gli scopi preposti, cinque olzaesi: Maddalena Azuni, Maria Meloni, Salvatore Noli, e due giovani studenti Samuele Curreli e Dario Columbu. A guidarli sarà Massimiliano Moro.