Pubblichiamo l'articolo uscito ieri su L'Unione sarda a firma di Francesco Pintore. Parla dei nostri amici de Sa Sarda Poesia che seguiamo sempre con grande interesse.
La Redazione rinnova i complimenti agli amici della pagine Facebook per il lavoro che stanno svolgendo in favore della nostra cultura.
Si sfidano a mutetos e otadas , ma non sul palco di una festa paesana. Discutono di rime improvvisate e di poesia sarda sui social network, pubblicano video su youtube e commentano in versi le cronache di questi giorni, dalle dimissioni del Papa agli avvenimenti politici. Lo fanno in limba e soprattutto online. La poesia sarda ha fatto prepotentemente irruzione nei social network acquisendo una visibilità insperata fino a poco tempo fa.
RIME IN RETE In Rete ogni giorno nascono canali e pagine tematiche dedicate ai poeti. Spesso hanno vita breve, giusto qualche settimana prima essere inghiottite negli innumerevoli cimiteri digitali dei siti non aggiornati. Altre volte invece riscuotono grande successo, come la pagina Sa Sarda Poesia che nei giorni scorsi ha superato i tremila “mi piace” su Facebook. Il gestore di questo spazio ha deciso di restare nell'anonimato. Risponde (in sardo) ai messaggi privati, ma non vuole rivelare l'identità. La cosa ha ovviamente scatenato la curiosità degli internauti.
IL POETA MISTERIOSO Sarà un poeta improvvisatore, un giornalista esperto di poesia, un professore universitario, un semplice appassionato che però maneggia sapientemente rime e versi in sardo? La domanda per ora è senza risposta. Il diretto interessato ringrazia per i tanti complimenti che riceve ogni giorno e dice che da tempo coltivava l'idea di dedicare uno spazio alla cultura sarda online. «Ho creato questa pagina - spiega - per valorizzare la poesia sarda e farla conoscere ai giovani. Il componimento non è fatto solo di rime, è ricco di cultura. Senza poesia non si può cantare a tenore. Per diversi motivi non voglio rivelare la mia identità. Nelle ultime settimane ho ricevuto mediamente 20-25 richieste di amicizia da parte di culturi e curiosi».
LOGUDORO E CAMPIDANO Sa Sarda Poesia privilegia la grande tradizione logudorese, ma la Rete riserva spazi anche agli appassionati della poesia campidanese, come “Su mutetu”. Online sono presenti anche i fan del poeta Mario Masala e tante altre pagine dedicate a concorsi e premi di poesia. Il fenomeno è stato analizzato recentemente anche nell'Enciclopedia della musica sarda pubblicata da L'Unione Sarda.
L'ESPERTO «La sensazione - spiega l'etnomusicolo Marco Lutzu - è che gli appassionati di poesia sarda abbiano saputo dominare le nuove tecnologie adattandole alle loro esigenze, creando comunità virtuali sul tema della poesia. I luoghi tradizionalmente deputati a far questo erano, e sono, la piazza: prima e dopo le gare. O i contesti informali come bar e case private, in cui gli appassionati si incontravano per esprimere la loro opinione su questo o quell'altro poeta, su questa o quest'altra gara. Oggi lo si continua a fare in quei luoghi, ma anche in rete».
L'ENCICLOPEDIA Nei due libri dedicati alla poesia improvvisata questi aspetti sono stati analizzati nelle numerose schede di approndimento. Sebastiano Pilosu, nel tredicesimo volume ricorda che «se Youtube ha offerto un nuovo spazio allo scambio e alla condivisione di garas registrate, Facebook ha consentito agli appassionati di poesia improvvisata di confrontarsi attraverso una nuova forma d'improvvisazione basata sulla pubblicazione de sas otadas in apposite pagine web». Chissà come avrebbe commentato tziu Antoni Cuccu, l'editore indipendente di San Vito che girava l'Isola per vendere suoi libri con le trascrizioni delle gare estemporanee. Forse oggi avrebbe avuto una pagina Facebook, come S'Ischiglia, la rivista fondata da Angelo Dettori che dopo il ritorno in edicola è sbarcata su internet. Nella rete c'è davvero di tutto, La poesia sarda non poteva mancare.
Francesco Pintore