OLZAI. La casa museo Carmelo Floris apre le porte agli artisti e personaggi di cultura del primo Novecento che hanno avuto rapporti con il grande pittore olzaese, sia in Sardegna che durante i periodi trascorsi fuori dall’isola.
Con questa decisione, l’Amministrazione comunale di Olzai intende rendere vitale la propria realtà museale mettendo in risalto non solo le opere, ma anche il periodo storico in cui Carmelo Floris ha operato, i suoi rapporti con il mondo artistico e letterario, nonché i collegamenti tra la cultura artistica sarda e quella europea dell’epoca.
In questo contesto, si inseriscono numerose acquisizioni di opere a titolo gratuito destinate al museo e alla pinacoteca comunale, grazie alle donazioni e prestiti recentemente disposti da generosi artisti e collezionisti privati.
Nuove opere per il museo. Attraverso un comodato triennale, dalla collezione privata di Giorgio ed Erica Bartolomeo sono arrivate due stampe di pregevole valore. La prima, è una litografia a colori del pittore milanese ma di origini sarde Aligi Sassu (1912-2000); la seconda, è un’esemplare della xilografia acquerellata “I suonatori di launeddas”, realizzata nel 1925 dall’oranese Mario Delitala (1887-1990), grande artista, coevo e amico fraterno di Carmelo Floris.
E grazie alla munificenza del raffinato collezionista cagliaritano Giorgio Bartolomeo, l’Amministrazione comunale ha ricevuto due incisioni del pittore ozierese Pietro Tinu (1923-1999) e ha perfezionato il prestito di una copia della rivista “Il Nuraghe” del 1928, contenente l’illustrazione della xilografia “Banchetto nuziale” di Carmelo Floris (vedi foto). Questa stampa sarà esposta nel museo di Olzai, insieme alle citate opere di Aligi Sassu e Mario Delitala. A breve, l’ampliamento dell’offerta museale sarà completata con l’esposizione di altre opere grafiche di Stanis Dessy (1900-1986), Pietro Antonio Manca (1891-1975) e Costantino Nivola (1911-1988) donate alcuni anni fa dall’artista olzaese Enrico Piras, insieme a un olio su tavola dipinto nel 1922 dall’indimenticabile maestra Lillina Marongiu (1899-1994).
La collezione della pinacoteca. Oltre alle donazioni e prestiti disposti dalla famiglia Bartolomeo, la collezione della Pinacoteca Carmelo Floris ha registrato quest’anno un incremento di 59 opere. Un’operazione culturale molto importante, resa possibile grazie soprattutto all’intercessione del critico d’arte toscano Nicola Micieli. L’instancabile professor Micieli conosce profondamente il patrimonio artistico del paese di Olzai e non perde mai l’occasione per promuoverlo negli ambienti artistici della Penisola, soprattutto fra gli artisti sensibili alle politiche di valorizzazione delle collezioni museali pubbliche.
Nel dettaglio, la collezione comunale si è arricchita con dodici stampe del grande maestro Tono Zancanaro (Padova 1906-1985). Le opere sono state inviate a Olzai dal figlio adottivo Manlio Gaddi Zancanaro e comprendono un esemplare della litografia “Barumini. Su Nuraxi” dedicata al compianto professor Giovanni Lilliu.
La Giunta comunale ha inoltre accettato la donazione di dieci preziose incisioni di Otello Fabri (Terni 1919-2001), disposta dal figlio Franco Fabri. Contemporaneamente, sono arrivate nel municipio di Olzai sei rarissime opere calcografiche del grande scultore e incisore toscano Vitaliano De Angelis (1916-2002): una xilografia e due puntesecche per volontà della figlia Paola De Angelis e, in aggiunta, tre incisioni provenienti dalla collezione privata del professor Nicola Micieli.
Altre venti opere provengono direttamente da quotati incisori contemporanei che vivono nella provincia di Pisa: quattro stampe di Cesare Borsacchi, cinque di Paolo Ciampini, altrettante firmate da Vero Pellegrini e sei tavole di Fabrizio Pizzanelli. Dalla città di Rivoli sono arrivate cinque stampe a colori, magistralmente realizzate con la tecnica mista acquaforte-acquatinta dall’estroso scultore e incisore palermitano Enzo Sciavolino.
Alle donazioni provenienti dalla Penisola, si aggiungono quattro incisioni originali regalate dal collezionista nuorese Antonio Bonamici e firmate dall’artista romano Remo Brindisi (1918-1996), da Walter Piacesi di Ascoli Piceno, da Giancarlo Ossola di Milano e dall’artista svedese Mohamed Wandavi. Infine, meritano una citazione l’artista sardo-canadese Michelle Pisapia per la donazione dell’acquerello “Fenicotteri” e l’incisore bresciano Girolamo Battista Tregambe per il regalo dell’acquaforte “Nevicata. L’orto dei gelsi”.
Un progetto per la nuova pinacoteca. Con queste donazioni, la collezione artistica del Comune di Olzai iniziata nel 1987 si avvicina oggi alla quota di 400 pezzi, con metà delle opere già pubblicate in due interessanti cataloghi. Un patrimonio indubbiamente consistente, ma anche voluminoso e che necessita pertanto di nuovi e adeguati spazi espositivi, oltre a locali da adibire a mostre temporanee e laboratori dell’arte pittorica e incisoria.
Quindi, la realizzazione di un progetto di ampliamento della galleria comunale è ormai improcrastinabile, per far diventare la Pinacoteca Carmelo Floris un’autentica attrazione turistica del paese di Olzai e uno dei principali volani dello sviluppo economico locale, con immancabili benefici per l’intero territorio della Barbagia.