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Pastori sardi in Abruzzo al "Pecora Day"

redazione
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Ci sarà anche una delegazione di pastori e prodotti sardi alla Giornata della pecora promossa dalla Coldiretti che si terrà domani in Abruzzo, a L’Aquila. 
Giornata che cade non a caso nell’anniversario dei venti anni dalla prima clonazione animale, con la nascita della pecora Dolly, proprio per sottolineare la differenza tra gli allevamenti, le carni ed il latte made in Italy rispetto a quelle provenienti da animali trattati con ormoni o addirittura clonati che sono liberamente ammessi negli Usa. 
“Il made in Italy è garanzia di qualità e salubrità per i prodotti agroalimentari – spiega Battista Cualbu, che sarà in Abruzzo nella doppia veste di presidente di Coldiretti Sardegna e pastore -. Con 3 milioni di pecore (2 ogni abitante), 250mila caprini, 200mila bovini rustici, siamo la prima regione del Mediterraneo in cui si pratica l'allevamento degli animali al pascolo, a cui destiniamo il 70 per cento della superficie isolana. L'80 per cento del fabbisogno nutritivo dei nostri erbivori domestici deriva dalle essenze foraggere spontanee o  coltivate. Questo rende inscindibile il legame dell'elevata qualità dei prodotti caseari e delle carni dalle forme paesaggistiche in cui sono ottenuti". 
La straordinaria varietà delle razze storiche, le gare di tosatura con giovani pastori, la preparazione dal vivo dei diversi tipi di pecorino che si sfideranno a tavola ma anche intere greggi all’opera come tosaerba naturali nei giardini o impegnate a scopo educativo, sono alcune delle iniziative che animeranno la mattina durante la quale sarà possibile conoscere i nuovi business della pecora, dalla bioedilizia alla lotta ai disastri ambientali fino alla moda e all’impiego innovativo del latte di pecora per cosmetici e agrigelati ma anche la presentazione dei primi pecorini che aiutano ad abbassare il colesterolo.
“Le nuove generazioni dei pastori pensano globale e producono locale – sostiene il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Sono aperti all’innovazione custodendo e mettendo in pratica i millenari saperi dei loro avi. Lo testimoniano i nuovi prodotti nati in questi ultimi anni che stanno trovando il consenso dei consumatori come il grana, gli erborinati, la mozzarella, o il pecorino con caglio vegetale, o (l’ultima novità) di porcetto, ma anche quello senza lattosio. La pastorizia ha saputo negli anni creare delle sinergie anche con settori apparentemente lontani dalle campagne, come per esempio con la squadra guidato da Daniela Ducato che ha dato vita a prodotti all’avanguardia per la bioedilizia visti con interesse da tutto il mondo”.

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