Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

A Orani Riflessioni sul mal di vivere

Domenica 3 dicembre con l’evento “mi prendo, mi porto.. in salvo”

Condividi su:

L’appuntamento con “Mi prendo, mi porto… in salvo” è domenica 3 dicembre  2017 alle ore 18.30 a Orani presso l’auditorium comunale, evento organizzato dall’Associazione Culturale “mi prendo, mi porto…”nel quale interverrà lo Studio Associato di Psicologia e Riabilitazione MADI. Ingresso gratuito. 
Dopo diversi eventi su temi sociali quali rispetto, femminicidio, omosessualità, emigrazione e integrazione, stavolta si affronta un argomento molto delicato del quale poco si parla: il mal di vivere. L’evento nasce dalla necessità di parlare della depressione, tema molto spesso tabù poiché portatore di dolore e impotenza anche da parte di chi sta vicino a persone affette da questa patologia. Il Lavoro per la realizzazione di questo evento inizia con una ricerca sulla depressione, su quali siano i pensieri della gente comune relativamente a questo tema.

«Parlare, informare, confrontarsi è alla base delle attività della nostra associazione. Attività che si svolgono attraverso eventi aperti a tutta la comunità e non solo, eventi che vengono realizzati in modalità sempre diverse in base al tema. L’obiettivo dell’associazione, è quello di voler rendere partecipi e protagonisti
il maggior numero di persone, con l'intento di contribuire alla creazione di una collettività informata e solidale.» 
“Vorrei potermi sedere al tuo fianco, sapere che non hai paura o fastidio. Vorrei, in tua compagnia, scoprire che non sono sola, che posso parlare senza nascondermi o ballare senza sentirmi una persona ridicola, pazza, confusa, strana. Vorrei, in tua compagnia, camminare  silenziosamente lungo questa mia
strada senza il terrore che il rumore dei miei passi sia per te assordante. Vorrei guardare i tuoi occhi e leggervi la serenità di chi niente può
fare se non amare.”

Info sulla pagina facebook “Associazione Culturale Mi prendo e mi porto”.

Condividi su:

Seguici su Facebook