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Basta con i blitz contro la peste suina: serve il dialogo con i territori

Appello del sindaco di Ollolai Efisio Arbau a Pigliaru

redazione
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Appello del sindaco di Ollolai Efisio Arbau al presidente della  Regione: “per debellare la peste suina è necessario che venga in  Barbagia a parlare con gli allevatori”

Il presidente della Regione deve venire in Barbagia per discutere la  soluzione e combattere assieme la peste suina. Una via esiste ma passa  da un accordo nel territorio e non dai blitz militari.

La vicenda "Desulo" mette a nudo l'inadeguatezza dell'ennesimo piano  burocratico per eradicare la peste suina.

L'eliminazione del pascolo brado è una azione da attuare con modalità  diverse da territorio a territorio, secondo le modalità di allevamento  che si pratica nei territori. Ad Ollolai, come in quasi tutti i paesi  della Sardegna, l'allevamento dei maiali è praticato a stabulazione  fissa, solitamente come attività collaterale alla principale che è  l'allevamento degli ovini. A Desulo, viceversa, l'allevamento è brado  ed estensivo. Unica fonte di reddito per gli allevatori.

Concordato che il pascolo brado è uno veicolo certo della diffusione  della peste suina, quale può essere la soluzione per contemperare le  esigenze del piano e l'esistenza dell'allevamento suinicolo a Desulo?  Un progetto speciale, discusso ed approvato da tutti: allevatori,  veterinari, amministrazioni locali, e la Regione con la sua unità di  progetto che esce dal palazzo e dai libri e si affaccia nel mondo reale.

L'idea è quella di adattare il piano alla necessità vitale di  continuare ad allevare maiali in montagna.

Quindi ed in ordine: registrare tutti i maiali sani; abbattere quelli  malati; trovare un accordo per controllare gli animali registrati  periodicamente, anche mensilmente; consentire il pascolo brado in  terreni determinati e controllati; e solo alla fine abbattere gli  animali di chi non rispetta le regole concordate da tutti.

I rischi per la diffusione della peste sarebbero limitati a zero e si  consentirebbe a numerose famiglie di continuare a vivere del proprio  lavoro. Peraltro, la Regione Sardegna tollera e fa tollerare a chi  lavora e vive della terra (che spesso se la ritrova  danneggiata) il  pascolo libero ed incontrollato dei cinghiali di sua proprietà con il  solo controllo a campione fatto grazie alle compagnie di caccia grossa.

Per fare questo, però, serve che il presidente della Regione venga in  Barbagia a stringere la mano ai porcari e l'immediata sospensione  degli inutili e dannosi blitz militari.
 

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