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Case a 1 euro: boom di richieste di informazioni

a cura della redazione
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Sono soprattutto figli di emigrati ollolaesi (e non solo), ma anche privati non sardi che scrivono da fuori regione, incuriositi dalla iniziativa Case a un euro, quelli che hanno chiesto informazioni all’indirizzo mail case1euro.ollolai@gmail.com. 

L’iniziativa è diretta conseguenza del nuovo piano casa della Regione Sardegna che ha recepito l’emendamento presentato dal consigliere regionale Efisio Arbau, sindaco del paese barbaricino, ideatore, sull’esempio positivo di altre regioni italiane, della possibilità di acquisire case abbandonate al prezzo simbolico di un euro. Da sindaco ha adottato l’iniziativa all’interno del suo comune, inserendola nel piano integrato che riguarda le azioni da mettere in campo per il recupero del centro storico. 

Le richieste arrivate in un solo giorno dalla notizia della pubblicazione dell’avviso sono state poco più di una trentina. “Un numero enorme e che ci fa ben sperare – commenta Mario Nonne, con delega ai lavori pubblici – sono stati tanti i figli di emigrati che ci hanno scritto, questo significa che hanno mantenuto e vogliono mantenere un legame saldo con la propria comunità. E in barba a tutte le notizie negative sullo spopolamento che ci danno per morti o prossimi alla sparizione, noi rispondiamo che ci siamo, e che lavoriamo per superare questo difficile momento”. 

Il meccanismo di acquisizione di una casa a un euro, comporta diversi ma fondamentali passaggi. Parte infatti dall’iniziativa del privato (spesso tanti proprietari che hanno ereditato ruderi) la cessione al Comune della casa. L’immobile viene inserito nell’elenco delle case a disposizione di coloro che sono interessati ad divenirne proprietari con l’obbligo, entro un anno, all’effettuazione dei lavori di ristrutturazione. 

“Allo scetticismo dei tanti che vedono in questo solo una trovata pubblicitaria – conclude Mario Nonne – abbiamo come esempio concreto la prima cessione gratuita di un rudere da parte di un privato ollolaese, che se ne è liberato perché gravato dal pagamento di imposte su un immobile che non gli dava reddito e per il quale non era interessato a eseguire lavori. L’interesse dei numerosi possibili futuri proprietari, faranno il resto”.

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