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Promosso Maresciallo il carabiniere Corbeddu che perse la vita mentre prestava servizio a Orune

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Il Ministero della Difesa – Direzione Generale per il Personale Militare, con proprio decreto dirigenziale, ha promosso al grado di Maresciallo, con decorrenza dal 20 agosto 2012 (giorno antecedente il decesso), il Brigadiere Capo dei Carabinieri Paolo Francesco Corbeddu, deceduto ad Orune nell’adempimento del dovere il 21 agosto 2012.

La promozione, prevista dall’art. 1084 del D.Lgs 66/2010, in base al quale “al personale militare che cessa dal servizio poiché deceduto per cause di servizio durante l’impiego in attività operative, è attribuita la promozione al grado superiore, anche oltre il grado massimo previsto per il ruolo” scaturisce a seguito della proposta di avanzamento al grado superiore del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e del successivo parere favorevole della Commissione Permanente per la valutazione degli Ispettori e Sovrintendenti dell’Arma dei Carabinieri, quale giusto riconoscimento per il sacrificio del militare.

Il Brigadiere Capo Paolo Corbeddu, nato a Nuoro il 24.03.1954, originario di Oliena, in servizio presso la Stazione di Orune, il 21 agosto 2012, alle ore 00.40, lungo la S.S.389 “Bitti-Nuoro” all’altezza del km. 72,900, in località denominata “Bivio Galile” del Comune di Orune, nel corso di un servizio di controllo alla circolazione stradale era stato investito da un’Audi A5 condotta Pietro Baragliu, all’epoca 22enne di Orune, il quale nonostante “l’ALT” legittimamente impartito dai militari operanti, aveva proseguito la marcia accelerando ed investendo il militare, che perse la vita mentre il giovane  si era dato alla fuga rendendosi irreperibile.

Il 03 giugno 2013, Baragliu veniva condannato in primo grado dal Tribunale di Nuoro a 4 anni di reclusione per omicidio colposo, morte come conseguenza di altro delitto e resistenza a pubblico ufficiale. Tuttora è in corso a Sassari il processo di appello.

A seguito del fatto, nella popolazione di Orune si era avuto modo di percepire un diffuso sentimento di solidarietà nei confronti dei Carabinieri, in particolar modo per il lavoro profuso oramai da svariati anni per quella realtà dal Brigadiere Capo Corbeddu.

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