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Ripensiamo Nuoro: "Abbanoa non può abbandonare il capoluogo barbaricino"

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Recenti voci di corridoio riportano la presunta volontà di Abbanoa di smantellare gli uffici periferici a favore di un unico centro amministrativo sito nel capoluogo regionale.
Come gruppo di maggioranza del Comune di Nuoro diciamo un forte e secco NO a questa eventualità. Non si tratta di una semplice battaglia di retroguardia per difendere un ente pubblico ma di ricordare una precisa promessa fatta all'atto della nascita del gestore regionale dell'acqua pubblica.
Infatti, la confluenza di un ente virtuoso come il Govossai nell'ambito unico era subordinata alla presenza a Nuoro della sede legale della nuova società, non solo come indirizzo da riportare nella corrispondenza ma come vero e proprio cuore pulsante delle attività societarie.
Questo non era dovuto tanto a logiche politiche di spartizione territoriale ma soprattutto al fatto che il territorio nuorese non solo appartò al patrimonio sociale i bacini dell'acqua (cioè bene pubblico) ma dighe e infrastrutture (investimenti) e soprattutto non debiti.
Però la promessa di stabilire il centro a Nuoro fu disattesa e la smobilitazione del residuo avamposto della società saprebbe di una vera, e imperdonabile, beffa. 
Non si mette in discussione la necessità dei vertici di Abbanoa di ripianare le perdite ma l'operazione di efficienza entro può essere fatta benissimo concentrando gli uffici amministrativi a Nuoro anziché a Cagliari, come fa l'Agenzia delle entrate e altri uffici dello Stato.
Chiediamo perciò a tutti i consiglieri regionali nuoresi e in generale a tutti i politici del territorio di impegnarsi per scongiurare questo periodo sia nell'immediato che nel futuro.
Il nostro territorio ha già perso troppo, aggiungere questo smacco certificherà la nostra (e la loro) ininfluenza nel panorama regionale.

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