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La Base. Agris sta cadendo a pezzi. Il 31 marzo ha chiuso anche Tanca Regia

Ci sono fatture non pagate e contratti non rinnovati

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Quella dell’assessore regionale all’Agricoltura è una gestione pressappochista e personalistica che a lungo andare sta emergendo in tutta evidenza.

“Non c’è un settore dell’agricoltura, purtroppo, in cui si possono cogliere i benefici dell’attuale gestione – sottolinea il consigliere regionale de La Base Gaetano Ledda - ma anzi è vero il contrario. Abbiamo un assessore che si limita a benedire iniziative promosse, ideate e realizzate da altri”.   

Ne sa qualcosa Agris che in attesa del Direttore generale scienziato (questa è l’ultima trovata dell’Assessore davanti alle macerie dell’Agenzia) piano piano sta cadendo a pezzi.

Da quando la titolare dell’assessorato di via Pessagno ha defenestrato l’ex Direttore generale è iniziato il calvario.

Infatti mentre si studiano e si mettono in pratica tutti gli stratagemmi (finora fallimentari) per nominare Direttore generale un soldato amico senza titoli, l’Agenzia si sta sfasciando, compromettendo il lavoro di anni; e ce ne vorranno altrettanti per recuperare il disastro.

“Il 31 marzo scorso – svela Ledda - ha addirittura dovuto chiudere i battenti Tanca Regia per l’assenza del personale. Non essendoci un Direttore generale non sono stati rinnovati i contratti ai dipendenti stagionali in un momento strategico per la campagna di monta degli equini”.

Ma non basta. Gli stipendi degli oltre 500 dipendenti sono a rischio, ci sono fatture non pagate da ottobre, lavoratori precari con contratti scaduti e non rinnovati; cooperative di servizi non pagate; acquisti di materiali vari bloccati; persino i mangimi ed i foraggi vengono acquisiti con forniture frazionate e con la promessa di pagamento ai fornitori che, fortunatamente, si prestano in virtù dei rapporti personali; carte carburanti  bloccate; mezzi agricoli che vengono movimentati acquisendo il gasolio con le taniche,  manutenzioni aziendali e tecnologiche inesistenti, assicurazioni non rinnovate,  bollette non onorate e rischio di “tagli” dell’erogazione di acqua e luce, problematiche serissime relative alla sicurezza dei lavoratori.

“Non credo ci sia altro da aggiungere – commenta il consigliere de La Base -, l’assessore doveva essere cacciata con disonore ieri, oggi è già troppo tardi. A questo punto la responsabilità non è solo di chi non è capace ma anche di chi continua a lasciarla in un posto che sta disonorando tutti i giorni mettendo a rischio i dipendenti in questo caso di Agris, ma anche di tutti coloro che hanno a che fare con l’agricoltura sarda”.

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