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Cinque Sindaci della Barbagia alzano la voce sulla vicenda di Ottana Energia

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Cinque sindaci barbaricini hanno scritto un documento unitario facendosi portavoce delle proprie comunità (Olzai, Sarule, Gavoi, Ollolai e Desulo) sulla grave vicenda di Ottana Energia, al centro in questi giorni della protesta degli operari e operaie in cima alle ciminiere della centrale. 

Le azioni di protesta degli operai e delle operaie di Ottana-Energia, hanno riacceso con forza i riflettori sulla crisi dell’industria del centro Sardegna. Una questione, in realtà, sempre aperta e mai risolta. Pare che la storia industriale di Ottana – a partire dalla chiusura dell’Enichem per arrivare allo scandalo dei contratti d’area- non abbia, però, insegnato nulla. La storia si ripete. Ancora una volta a fianco degli operai troviamo coloro che, in nome della difesa del lavoro e dei lavoratori, ripropongono con forza un modello di sviluppo fallimentare che ha dimostrato una totale inconsistenza di prospettive. Utile solo per garantire lo stipendio ad una classe dirigente parassitaria. Per risolvere il dramma dei lavoratori e superare la crisi si chiede l’unitarietà di tutte le forze su un’unica vertenza: il ripristino del regime di essenzialità per la centrale di Clivati. Sono gli stessi operai che la richiedono con forza, perché la soluzione viene prospettata come unica strada percorribile senza alternative. Insomma, ancora una volta si fa leva sulla disperazione dei lavoratori per far passare come rivendicazioni di un territorio la difesa degli interessi dei “prenditori” di turno. La classe politica sarda in tutti questi anni ha dimostrato una totale incapacità di proporre per il centro Sardegna un progetto di sviluppo serio, capace davvero di rilanciare il territorio. Perché il problema di Ottana non è l’essenzialità. Il futuro di Ottana non può essere la vecchia e obsoleta centrale di Ottana Energia. Abbiamo centrali di produzione di energia pulita e rinnovabile a pochi chilometri. Crediamo invece che l’unica strada percorribile sia quella di procedere al risanamento e alla riqualificazione ambientale del sito industriale, con l'impiego immediato dei lavoratori che perdono il lavoro dalla centrale, a favore di una politica orientata verso uno sviluppo sostenibile che possa ridare dignità al territorio e ai lavoratori e a tutta la popolazione del centro Sardegna e non solo. Il nostro futuro è la ruralità, deviare da questa via serve solo a creare ulteriore disperazione.

I sindaci di Olzai, Ester Satta     Sarule, Mariangela Barca      Ollolai, Efisio Arbau     Gavoi, Giovanni Cugusi      Desulo, Gian Luigi Littarru

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