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NUORO. Il gruppo consiliare “La base” esprime preoccupazione per le nuove linee guida emanate dall ’Assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale della Regione, del Programma “ Ritornare a casa”

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In apertura del Consiglio odierno, il capogruppo de “ La base”, Giovanna Zedde, con una comunicazione ha espresso viva preoccupazione per le nuove linee guida del programma “Ritornare a Casa”, delibere n. 24/22 del 22.4.2016 e n.37/13 del 21.06.2016

Facendo seguito al documento unitario sottoscritto dai 20 Comuni del  Plus del Distretto DI NUORO avente  come Comune capofila il Comune di Nuoro, che riporta le criticità evidenziate nelle nuove linee guida emanate dall’assessorato regionale, il capogruppo de “La Base”  ha condiviso in Consiglio tali perplessità,  posto che come gruppo consiliare “ La base”, uno dei primi atti  posti in essere dopo l’ insediamento è stato la richiesta di chiarimenti in merito ai gravi ritardi ACCUSATI nell’erogazione di tali contributi.

“A ragion veduta, il nostro interessamento, non era privo di fondamento, in quanto, alla luce di quanto EVIDENZIATO DAL DOCUMENTO DEL PLUS, DALLE ASSOCIAZIONI DEI MALATI e dalle famiglie, che proprio in questi giorni stanno sperimentando con disperazione il diniego al contributo, era il primo segnale, che quella misura, che tanto ci invidiavano, correva seri rischi di essere modificata”.

Rilevando che “L’autonomia e l’indipendenza di una persona affetta da gravi disabilità dipendono dal bilancio regionale, ovvero da scelte politiche” e che, “in altri termini, vivere nella propria casa, dormire nel proprio letto, stare con i propri familiari, andare al cinema, assistere ad un consiglio comunale ( ricordiamoci i pazienti affetti da sla che ci hanno fatto visita ad Ottobre), fare una passeggiata alla Solitudine nelle afose giornate estive, per UN DISABILE GRAVISSIMO, DIPENDE DALL’AVERE O MENO IL CONTRIBUTO “RITORNARE A CASA” e quindi come logica conseguenza dal bilancio regionale, e dunque da SCELTE POLITICHE”.

“Senza trascurare il fatto altrettanto importante per l’economia, che il contributo “ritornare a casa”, viene utilizzato per l’assunzione di assistenti. Parliamo dunque di numerosi stipendi che consentono ad altrettante famiglie, di vivere dignitosamente, con il non trascurabile effetto di un ritorno allo Stato e alla Regione in termini di Irpef e Irap e al Comune in termini di addizionale comunale Irpef”.

Il capogruppo Giovanna Zedde ha concluso la comunicazione auspicando che l’assessorato regionale riveda le linee guida del programma, tenendo conto delle criticità segnalate dai sindaci e dai tecnici del Plus e dall’ assessore ai servizi sociali Valeria Romagna, che ha ringraziato per la straordinaria sensibilità dimostrata nei confronti di questa problematica.

 

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