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Coldiretti. Ok della Commissione europea ad etichetta di origine su latte e derivati francesi. Adesso il via libera all'Italia

Una garanzia per i nostri pecorini, tra i più imitati

redazione
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La Commissione europea ha dato il via libera alla richiesta francese di sperimentare per due anni un regime di etichettatura di origine obbligatoria per il latte, e per latte e carni utilizzate come ingredienti nei prodotti alimentari preconfezionati. 
"E' una notizia che accogliamo positivamente – è il commento del presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu - che sicuramente rafforza l'analoga richiesta inviata a Bruxelles dall'Italia per l'etichettatura di origine obbligatoria per il latte e i suoi derivati come annunciato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione della Giornata nazionale del latte Italiano promossa dalla Coldiretti a Milano. Questo, infatti, significa, che nell'Unione Europea si è aperto finalmente un fronte nella battaglia per la qualità e la trasparenza dell'informazione sugli alimenti per dare possibilità ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli". 
Un risultato che risponde alle esigenze di trasparenza degli italiani che secondo la consultazione pubblica online del Ministero dell'agricoltura in più di 9 casi su 10 considerano molto importante che l'etichetta riporti il Paese d'origine del latte fresco (95%) e dei prodotti lattiero-caseari quali yogurt e formaggi (90,84%), mentre per oltre il 76% lo è per il latte a lunga conservazione. 
Con l'etichettatura di origine si dice finalmente basta all'inganno del falso Made in Italy: tre cartoni su quattro di latte a lunga conservazione venduti in Italia sono stranieri mentre la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall'estero, ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio riportarlo in etichetta. 
"Per  pastori e  allevatori è fondamentale – ricorda il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – è le notizie dei giorni scorsi sull'arrivo di pecorino dalla Romania lo confermano. Il nostro obiettivo, come è noto, è quello della massima trasparenza e di mettere i consumatori nelle condizioni di fare una scelta consapevole. Poi chi vorrà potrà continuare a portare il latte e il formaggio da dove meglio crede e gli conviene, ma il tutto deve essere fatto alla luce del sole e senza ambiguità. Di certo c'è che i nostri prodotti sono garantiti a livelli di sicurezza e qualità grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d'Europa".

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