Sono stati incoronati ieri sera i giovani agricoltori più innovativi sardi. Sono Valentina Murru di Castiadas che si è inventata il nocciomiele, la nutella agricola sarda: "è un prodotto sano che piace al palato dei giovani e non"; Alessio Manca di Nulvì con l'innovazione dell'anno del settore lattierocaseario, il formaggio ovino e caprino con il caglio di maialetto: "è più digeribile, adatto per hi ha delle intolleranze"; Simona Loi di Siniscola che sta valorizzando uno degli agrumi più rari al mondo la pompia: "la confettura e il liquore di pompia stanno varcando anche i confini italiani riscuotendo un notevole successo"; la cooperativa dei pastori di Cagliari Oproc che trasforma il latte in polvere e la esporta in Cina, ritagliandosi una nuova fetta di mercato". Menzione anche per l'istituto comprensivo Alagon di Oristano per un progetto realizzato in collaborazione con Coldiretti.
"A vincere è stata soprattutto l'agricoltura sarda – commenta il presidente regionale di Coldiretti giovani Giovanni Murru -, ed in particolare la passione e la voglia di sperimentare dei giovani che ogni anno ci sorprendono con proposte innovative che stanno aiutando a cambiare il modo di fare agricoltura ma anche conquistando nuove fette di mercato. Ieri abbiamo festeggiato insieme ai vincitori delle altre edizioni un importante traguardo, il decimo anno deli Oscar green a testimonianza del valore di questa iniziativa. Che in dieci anni ci ha regalato le migliori innovazioni oggi presenti in campo agricolo in Sardegna".
La sala congressi del Banco di Sardegna di Cagliari, dove si sono tenute le premiazioni, era piena in ogni angolo di posto, con giovani arrivati da ogni parte della Sardegna.
"I giovani oggi sono orgogliosi di lavorare la terra - dice il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –. L'agricoltura non è più il parcheggio di chi non aveva voglia di andare a scuola, ma è sempre più abitata a giovani diplomati e laureati".
Nel corso delle finali dell'Oscar green è stato anche sottoscritto un accordo di programma tra la Coldiretti, l'ufficio scolastico regionale, il Banco di Sardegna e l'università di Sassari, per dar vita ad un incubatore d'impresa, uno strumento formativo teorico pratico che assista e sostenga i giovani neodiplomati nella fase di avviamento della propria azienda agricola".