E’ Vincenzo Ghiani il socio più giovane di Coldiretti Sardegna. 20 anni di Seulo si è insediato giovanissimo nell’ottobre del 2014, quando aveva compiuto 18 anni da appena tre mesi.
Giovedì scorso, durante le finali regionali Oscar green, il premio ideato dai giovani della Coldiretti per le aziende under 40 più innovative, ha ricevuto dal direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese una targa di augurio.
“La giornata con i giovani di Coldiretti per la consegna degli Oscar Green è stata ricca di stimoli e di positività – sostiene il direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese che ha ospitato nella sede di viale Bonaria a Cagliari le finali regionali del premio -: belle idee, progetti imprenditoriali molto accattivanti e creativi e, soprattutto, tanta preparazione e grande passione per l'agricoltura; una bella conferma che può veramente rilanciare e dare un futuro al mondo agricolo sardo”.
Ed è proprio per questo che è nata l’idea della targa al socio più giovane, per sottolineare la vicinanza e la fiducia del Banco nei confronti dei nuovi agricoltori. “Sono stato particolarmente lieto di consegnarglielo – dice il direttore generale – e l’ho fatto con la promessa di aiutare lui e i giovani come lui nello sviluppo delle loro idee imprenditoriali".
Vincenzo come ha spiegato giovedì sera durante la consegna della targa ha ripreso in mano l’azienda di famiglia ereditata dal padre Giovanni, ingrandendola e diversificandola: “ho un vigneto, allevo una quindicina di vacche di razza limousine e da poco ho allargato la famiglia con un centinaio di pecore. E’ un lavoro che mi piace e svolgo con grande entusiasmo. Chi mi da maggiore soddisfazione però sono le pecore, sono loro la mia vera passione”.
“I giovani stanno riportando in campana la passione di un tempo che negli anni scorsi sembrava svanita – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –. Passione abbinata a preparazione e idee chiare. Stanno rivoluzionando davvero l’agricoltura e le stanno ridando la giusta dignità, anche perché la loro passione e contagiosa”.